Appena il tempo di scendere dal podio della Vuelta Espana, conquistata per la prima volta in carriera, e Chris Froome ha già cominciato a parlare dei nuovi progetti per il futuro. Dopo aver messo in bacheca Tour e Vuelta il suo sogno ora è quello di entrare nel ristretto club dei campioni che sono riuscito a completare la tripla corona, cioè la vittoria in tutti e tre i grandi giri. A Froome manca solo il Giro d’Italia e il campione della Sky ha già promesso che nei piani futuri ci sarà l’assalto alla corsa rosa.
Froome: ‘Punterò sul Giro d’Italia’
Pur senza impressionare come negli anni precedenti, per Chris Froome questo 2017 è stato un anno trionfale. Il campione britannico era arrivato al via del Tour senza nessuna vittoria, e senza aver dato un’impressione molto convincente. Ma grazie ad una squadra super, all’esperienza, alla sua forza nelle cronometro, è riuscito a vincere ancora il Tour de France e a mantenere una buona condizione fino alla Vuelta Espana, senza quei cali che gli avevano impedito di fare doppietta negli anni scorsi. Froome è così diventato il primo corridore a centrare l’accoppiata Tour – Vuelta da quando il calendario li propone in questa posizione, cioè da oltre vent’anni in qua.
È un passo nella storia del Ciclismo, ed ora Froome non può non puntare al completamento della tripla corona a cui manca il Giro d’Italia. Nella conferenza stampa del dopo corsa il campione della Sky ne ha parlato apertamente, garantendo che la corsa rosa entrerà nei suoi programmi: “Ovviamente è molto presto per parlarne, nel corso dell’inverno faremo un piano per il 2018, ma uno dei prossimi anni punterò sul Giro d’Italia” ha dichiarato Froome a Cyclingnews.
Il corridore britannico ha però puntualizzato che il momento di pensare al Giro potrebbe non essere subito, ma magari nel 2019, dopo aver raggiunto il quinto successo al Tour: “Una quinta vittoria al Tour sarebbe un obiettivo enorme per me l’anno prossimo, quindi devo tenerlo in mente” ha aggiunto Froome.
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— La Vuelta (@lavuelta) 10 settembre 2017
‘La corsa più dura’
Chris Froome ha parlato molto di queste tre settimane di Vuelta, oltre che del futuro. Il campione britannico ha spiegato l’atteggiamento tenuto nell’ultima tappa, in cui ha voluto difendere la maglia della classifica a punti, con un atteggiamento da cannibale che non è piaciuto a tutti. “Probabilmente questa era l’unica occasione per vincere la maglia a punti in un grande giro e quindi mi sono detto perché no?” ha dichiarato Froome rendendo comunque omaggio a Matteo Trentin, suo avversario in questa speciale graduatoria.
Froome ha ringraziato tutti i compagni, ma in modo particolare Mikel Nieve, alla sua ultima corsa nella Sky prima di passare alla Orica Scott.
“E’ stato parte di quasi tutte le mie vittorie, non potrei chiedere di più ad un compagno di squadra, ci mancherà” ha dichiarato il leader della Sky che poi ha ribadito le difficoltà di questa Vuelta. “Al Tour ci sono state anche alcune tappe di trasferimento, qui invece ogni giorno abbiamo corso con il coltello tra i denti, è stata la vittoria più dura della mia carriera” ha concluso Froome.