Se si legge l'ordine di arrivo del Giro dell'Emilia 2017, con primo Giovanni Visconti e secondo Vincenzo Nibali, non si può che pensare che il dominio della Bahrain-Merida nella centesima edizione di questa classica italiana sia stato assoluto. Questo fatto è innegabile, ma sia il risultato in sé, sia il modo in cui è maturato, dicono molto di più dal punto di vista sportivo e anche da quello umano.

Tattica Bahrain

Il successo di Visconti, che ha dimostrato sicuramente ottima condizione, è arrivato grazie ad un eccellente lavoro di squadra: Nibali ha prima lasciato andar via il compagno, poi ha fatto un fondamentale lavoro di “gregariato”, stoppando le velleità degli inseguitori, primo tra tutti l'uomo Sky Moscon.

Quindi la combinazione tra buone gambe, tattica e lavoro di squadra ha dato come risultato il trionfo in una corsa dal tracciato certamente impegnativo, con più di duecento chilometri da percorrere e una salita con pendenza che arrivava al 18%, da affrontare per quattro volte.

L'aspetto sportivo

Ciò che però fa ancora più piacere è riscontrare che, nello sport in generale e nel Ciclismo in particolare, anche nel professionismo possano emergere elementi di “sportività”, che al ciclismo stesso non possono fare che bene. L'azione Visconti/Nibali infatti, oltre che a una combinazione di gesti atletici, in ottemperanza ad ordini di scuderia, è apparsa anche ricca di altri elementi più personali: l'amicizia che ci può essere tra atleti della stessa squadra, la generosità e la riconoscenza da parte di un leader nei confronti di un collega che in più di un'occasione ha saputo mettersi a completo servizio.

Il resto della classifica

Dopo aver quindi applaudito il duo Visconti/Nibali, è doverosa la citazione dei corridori che sono arrivati dopo, perché si tratta di gente assolutamente di primo livello, che in questa stagione si è più volte messa in luce. A parte il già citato Moscon, della (di solito) “acchiappatutto Sky”, giunto quinto al traguardo, sono da ricordare Uran e Roche, protagonisti nelle grandi corse a tappe del 2017, arrivati rispettivamente terzo e quarto.

Poi sesto Vuillermoz, settimo Ulissi e ottavo Pinot. Nel gruppo che inseguiva Visconti c'era anche Esteban Chaves, che però è caduto nel corso dell'ultimo giro, picchiando una spalla.

Ora, prossimo appuntamento al Giro di Lombardia, con la convinzione che Vincenzo Nibali e i corridori italiani sapranno essere protagonisti.