I Videogiochi possono essere considerati un'attività sportiva? Da oggi, ufficialmente, la risposta è affermativa. In tal senso, è arrivata la 'benedizione' del CIO che si è pronunciato favorevolmente per riconoscere come sport a tutti gli effetti i cosiddetti 'eSports'. "Stanno mostrando una forte crescita, in particolare tra i giovani - sono le motivazioni espresse dal CIO - e pertanto possono offrire un punto di partenza per l'impegno con il Movimento Olimpico Internazionale".
Videogiochi olimpici? Mancano i requisiti
Detto questo, è stato però puntualizzato che, sebbene possano essere definiti una 'attività sportiva', il cammino per il riconoscimento dei videogiochi a livello di disciplina olimpica (ed il conseguente inserimento degli stessi nel programma dei Giochi) è ancora lungo.
Per essere definiti 'olimpici', infatti, dovrebbero avere tutti i requisiti necessari che al momento mancano. In primo luogo una diffusione in tutti i continenti ed una equa presenza di uomini e donne tra i praticanti. Al momento, inoltre, manca un'organizzazione mondiale che ne curi tutti gli aspetti normativi in linea con quelli del CIO. Ad ogni modo, il videogioco sportivo sarà una disciplina dimostrativa alle prossime due edizioni dei Giochi Asiatici, l'anno prossimo in Indonesia e nel 2022 in Cina. Di un possibile inserimento ai Giochi Olimpici, sia pure a livello dimostrativo, avevano parlato lo scorso anno gli organizzatori di Parigi 2024. Ora che la 33esima edizione delle Olimpiadi estive è stata effettivamente assegnata alla capitale francese, probabile che si lavori anche per questa opportunità.