È stato finalmente svelato il percorso del Giro d'Italia 2018. I vari corridori, dunque, ora potranno effettuare le necessarie valutazioni per decidere se inserire o meno la corsa rosa nel proprio programma per la prossima stagione. I tifosi, invece, possono già iniziare a sognare.
Tante salite, poche cronometro
Il cammino della carovana rosa si preannuncia pieno di salite, disseminate nel corso di quelle che saranno sicuramente tre settimane molto intense. Saranno invece solo due le cronometro, per un totale di nemmeno 50 chilometri: questa circostanza potrebbe giocare a favore degli scalatori, e in particolare dei campioni di casa nostra Vincenzo Nibali e Fabio Aru.
Il percorso in sintesi
La prima frazione del Giro, che come preannunciato prenderà il via da Gerusalemme, sarà una cronometro di 9,7 chilometri con tanti cambi di direzione e saliscendi, quindi non molto adatta ai cronoman nel senso classico del termine, quanto ai corridori più abili nel gestire la bicicletta soprattutto in curva. Dopo due tappe adatte ai velocisti si tornerà in Italia, con le prime due frazioni siciliane dall'altimetria parecchio nervosa, mentre la terza terminerà con il primo arrivo in salita, sull'Etna.
Il successivo traguardo in quota si avrà con l'ottava tappa, al Santuario di Montevergine, una salita non ripida ma molto lunga, adatta a verificare le condizioni di salute dei pretendenti alla classifica finale.
Il 16 maggio, undicesima tappa, si andrà da Assisi ad Osimo, con arrivo su uno strappo davvero impegnativo, che potrebbe vedere i grandi stuzzicarsi, in attesa dei tapponi di montagna.
Le grandi salite
Le tappe davvero micidiali inizieranno a partire dal quattordicesimo appuntamento: si arriverà sullo Zoncolan, salita con punte del 15%.
Il giorno dopo, Passo Tre Croci, Passo di Sant’Antonio, Costalissoio e arrivo a Sappada, salite non durissime ma poste in un'alternanza senza soste, con i corridori che avranno ancora nelle gambe le fatiche dello Zoncolan.
Ci sarà poi la seconda e ultima cronometro di 34 chilometri, stavolta adatta agli specialisti, dunque occasione ghiotta per i vari Froome e Dumoulin per guadagnare terreno sugli scalatori.
Seguirà un trittico di montagna: il 24 maggio arrivo a Prato Nevoso, il 25 maggio a Bardonecchia dopo aver affrontato Colle delle Finestre e Sestriere, e il 26 maggio l'ultima frazione di montagna che si concluderà a Cervinia, prima della passerella conclusiva di Roma.
Alcune considerazioni
In attesa di sapere con certezza i nomi dei partecipanti all'edizione 2018 del Giro, possiamo già dire che la presenza di tante salite - molte dalle pendenze davvero significative - costituisce un'opportunità per quei corridori che, quando la strada sale, sanno fare la differenza, ma che al contempo soffrono le gare contro il tempo. Di conseguenza, il tracciato della corsa rosa si addice ad atleti come Nibali, Aru, ma anche Uran, così come potrebbe andar bene per Quintana, che però ha già annunciato la propria assenza.
Ciclisti come Froome o Dumoulin sarebbero comunque da inserire tra i favoriti, perché hanno dimostrato già in diverse occasioni di andare sì forte a cronometro, ma di saper essere competitivi anche in salita, seppure preferendo pendenze non proibitive.