Forse invidioso del record di longevità battuto poche settimane fa da Andrea Masini sempre nel campionato di A2, Piero D'Angelo ha tolto ancora una volta (già nel campionato 2015/2016 aveva preso parte, come giocatore, ad alcune partite del campionato nazionale di serie B2) le ginocchiere dal chiodo ed è tornato in azione in un campionato targato FIPAV, andando a referto nelle ultime partite giocate dalla sua squadra, la Messaggerie Bacco Catania.

In verità è stata un'occasione dovuta ad una situazione di emergenza che stava vivendo la squadra catanese, che da oltre un mese si stava presentando alle gare di campionato nel weekend (e continuava ad allenarsi durante la settimana) senza un palleggiatore in quanto il giocatore titolare in quel ruolo, l'argentino Juan Finoli, si è infortunato.

Da qui l'idea di tornare in campo di Piero D'Angelo, attuale Direttore Sportivo della società siciliana ma soprattutto ex palleggiatore con tanti anni d'esperienza sui campi dell'A2 (con una apparizione anche nel campionato di A1 nella stagione 1996/1997 sempre nelle fila del Catania), che ha deciso così in queste ultime settimane di "svestirsi" del ruolo dirigenziale e quindi munito di pantaloncini corti e maglietta si è ritrovato a sostenere due allenamenti settimanali più la partita domenicale con la prima squadra.

La carriera di Piero D'Angelo

Come anticipato qui sopra comunque non stiamo parlando dell'ultimo arrivato in quanto ad esperienza in questa categoria, infatti D'Angelo vanta tantissimi anni passati a palleggiare nel campionato di A2.

Come sua prima esperienza a questi livelli la Lega Pallavolo riporta nel sito ufficiale la stagione 1981/1982 a Catania, per poi spostarsi a Giarre per una sola stagione prima di far ritorno nella sua amata Catania dove resterà per nove campionati consecutivi. Poi un anno a Gioia del Colle e ultima apparizione in A2, nella stagione 2001/2002, con la maglia della Raffaele Lamezia.

Sono davvero tanti i giocatori di talento avuti come compagni di reparto negli anni: dall'attuale allenatore di Verona Nikola Grbic (con il quale fecero una promozione in A1 a Catania), passando dall'estroso regista francese Laurent Chambertin fino agli italiani, con discreti curriculum anche di A1, Corvetta e Torre.

Riuscisse a ritagliarsi una presenza in campo durante la prossima gara batterebbe un altro dei suoi record è vero, ma la preoccupazione principale non è quella: per il bene della squadra c'è prima di tutto da aiutare il ventunenne regista della squadra, Tulone, a gestire un momento molto complicato per il loro team.