Sembra ancora lontano da una soluzione il caso Froome. Sono passati ormai più di sette mesi da quando il capitano del Team Sky fu trovato positivo ad un controllo antidoping effettuato durante la scorsa Vuelta Espana. A Froome fu riscontrato un valore di salbutamolo, un farmaco usato contro l’asma, doppio rispetto al consentito. Da allora il caso non è arrivato ad una sentenza e si sta ancora trascinando tra una serie di perizie scientifiche e passaggi burocratici che potrebbe protrarsi ancora a lungo, anche oltre la stagione dei grandi giri a tappe.

Sky, un budget infinito per difendere Froome

Chris Froome sta attualmente partecipando al Tour of the Alps, la sua ultima corsa in preparazione al Giro d’Italia. Il campione britannico ha in programma il tentativo di doppietta tra Giro e Tour, o almeno questa è la sua intenzione in attesa della sentenza sul caso salbutamolo, che molto difficilmente arriverà prima del via della corsa rosa. Froome inizierà quindi il Giro sapendo che potrebbe poi arrivare un verdetto di squalifica nei suoi confronti ad interrompere il suo tentativo di doppietta.

Il corridore e il Team Sky stanno però giocando ogni carta possibile per arrivare ad un’assoluzione o quanto meno ad una squalifica molto lieve. Grazie alle grandi disponibilità economiche della squadra, Froome ha avuto a disposizione una difesa senza paragoni, con avvocati e perizie scientifiche di prim’ordine per poter dimostrare la propria buona fede nell’assunzione del salbutamolo.

La Stampa ha confermato che la squadra britannica ha investito la bellezza di sette milioni di euro per spese legali e perizie, una cifra che certamente nessun altro atleta in passato ha avuto a disposizione per difendersi in un caso simile.

‘Nessun altro caso Contador’

Il quotidiano piemontese ha rivelato anche come potrebbe risolversi il caso Froome.

Se si arrivasse ad una sentenza di squalifica questa potrebbe scattare dal momento della sentenza stessa e non dal giorno in cui fu effettuato il controllo. In questo caso la Vuelta Espana dello scorso anno passerebbe a Vincenzo Nibali, arrivato secondo dietro a Froome, ma il capitano della Sky manterrebbe tutti i risultati segnati in questa stagione fino al momento in cui arriverà la sentenza.

Quindi un’eventuale vittoria al Giro d’Italia resterebbe nel palmares di Froome e non sarebbe cancellata come successe con Contador nel 2011.

“Al Giro d’Italia non ci sarà un altro caso Contador” ha dichiarato il direttore del Giro Mauro Vegni a La Stampa. “Se Froome parteciperà al Giro il risultato che otterrà non sarà cancellato” ha spiegato Vegni.