Si torna a parlare prepotentemente del tema delle esenzioni a scopo terapeutico nel mondo del Ciclismo. Dopo le rivelazioni sulle richieste fatte dalla Sky per Bradley Wiggins, stavolta a far discutere è un libro dell’ex corridore olandese Lieuwe Westra, ritiratosi dall’attività al termine della stagione 2016. Westra ha rivelato come è riuscito ad aggirare l’antidoping durante la sua carriera professionistica spesa tra Vacansoleil e Astana, riuscendo a utilizzare dei prodotti proibiti come cortisone e potenti antidolorifici.
Westra e gli infortuni simulati
Lieuwe Westra ha avuto una carriera piuttosto breve ma di ottimo livello. Olandese classe ’82, ottimo passista scalatore, è arrivato tardi al grande ciclismo dopo aver militato in piccole squadre olandesi. È stato solo nel 2009, a 27 anni, che la Vacansoleil lo ha portato su palcoscenici importanti, e ripagando la fiducia con vittorie di prestigio come il titolo nazionale a cronometro e una tappa della Parigi Nizza, in cui è stato anche secondo in classifica dietro a Wiggins.
Dal 2014 è passato alla Astana, dove ha accompagnato Nibali nel vittorioso Tour de France di quell’anno, e vincendo anche una tappa al Delfinato e una al Catalunya. A fine 2016 ha abbandonato il ciclismo ed ora è tornato alla ribalta con un libro autobiografico in cui ha rivelato anche come ha eluso l’antidoping grazie ad un’interpretazione truffaldina delle esenzioni a scopo terapeutico.
I corridori hanno infatti l’opportunità di usare alcuni farmaci proibiti quando questi sono necessari per curare dei problemi di salute, ma qualcuno ha evidentemente giocato su questa regola.
“Ho ricevuto spesso delle esenzioni con un infortunio simulato, ad esempio un’infiammazione ad un ginocchio” ha rivelato Westra nel suo libro.
“Ho preso quei farmaci per andare più forte, per vincere dei premi e ricevere dei complimenti. Quando sono passato professionista mi è stato chiaro che non avrei raggiunto delle vittorie solo allenandomi duramente, ma dovevo spingermi ai limiti del lecito” ha spiegato l’ex corridore della Astana che in questo modo ha utilizzato cortisonici, antinfiammatori e antidolorifici.
Astana scioccata
Con una nota ufficiale pubblicata sul proprio sito la Astana ha prontamente e duramente reagito alle rivelazioni dell’ex corridore olandese. “Siamo scioccati di leggere di Lieuwe Westra e del suo uso di Doping nel periodo in cui aveva un contratto con la Astana poiché il team non gli ha mai fornito nessuno dei farmaci menzionati dai media” si legge nel comunicato diffuso dalla squadra kazaka.
“Siamo scioccati dalla notizia e vogliamo chiarire che alla Astana i farmaci proibiti non sono mai forniti a nessun corridore. Nel caso in cui l’uso di prodotti proibiti sia effettivamente avvenuto, la Astana si riserva il diritto di chiedere un risarcimento economico al corridore dal momento che l’uso del doping è severamente proibito dai regolamenti interni che sono firmati da tutti i corridori” conclude la nota della squadra.