Quando la corsa sembrava ormai una sfida diretta tra la maglia rosa Simon Yates e il campione uscente Tom Dumoulin, un colpo da fuoriclasse di Chris Froome ha ribaltato completamente il Giro d’Italia. Il capitano della Sky ha attaccato sul Colle delle Finestre, ad ottanta chilometri dall’arrivo, regalando una pagina di Ciclismo epico, un’impresa che non si vedeva da anni. Yates è andato alla deriva, ma anche Pozzovivo ha pagato carissima questa tappa, mentre Dumoulin ha cercato di difendersi senza però riuscirci. Al traguardo Froome ha conquistato tappa e maglia rosa, con Dumoulin ora a 40’’.

Froome, l’impresa inizia sul Colle delle Finestre

Dopo lo scricchiolio di ieri a Prato Nevoso, il tappone con Colle delle Finestre, Sestriere e Jafferau aspettava all’esame la maglia rosa di Simon Yates, inseguito da vicino da Dumoulin. La corsa è andata via a ritmo subito veloce, con la squadra della maglia rosa che si è spremuta per non lasciar andare via una fuga numerosa.

Nelle fasi iniziali si è registrato anche il ritiro di Fabio Aru, anche ieri arrivato in grande ritardo.

Sul Colle delle Finestre la Sky ha alzato subito i ritmi con tutta la squadra schierata in testa e Simon Yates è scivolato nelle retrovie e si è staccato senza possibilità di replica. L’incrinatura di ieri è diventata un abisso senza fine per la maglia rosa, che è salito a fatica sulla montagna piemontese sommando minuti su minuti e lasciando ogni ambizione non solo di vittoria ma anche di buona classifica.

La Sky ha insistito con una tirata a tutta di Elissonde nel tratto di sterrato per poi dare spazio all’assolo di Chris Froome. Il britannico ha accelerato come nei giorni migliori e il gruppetto si è sgretolato definitivamente. Dumoulin ha continuato con il suo passo regolare insieme a Pinot, Lopez e Carapaz, mentre Pozzovivo non è riuscito a tenere testa agli avversari ed è scivolato più indietro.

Verso la maglia rosa

Froome è passato sul Colle delle Finestre con 40’’ sul gruppetto di Dumoulin, ma ha allungato in maniera decisa nella discesa e nel tratto verso il Sestriere, in una marcia senza pause. Dumoulin ha trovato una certa collaborazione da Pinot e dal suo compagno Reichenbach, rientrato in discesa, ma il distacco ha continuato ad ampliarsi in maniera pericolosa. Dopo aver messo fuori gioco Yates il campione in carica ha così trovato in Froome il vero avversario sulla strada della riconferma in maglia rosa.

Froome è sceso ancora forte dal Sestriere e non ha patito più di tanto il lungo falsopiano verso Bardonecchia e la salita finale di Jafferau, con il distacco che ha a lungo ballato intorno a quei tre fatidici minuti che in classifica lo separavano stamani dal campione della Sunweb.

Il britannico ha respinto i morsi della fatica anche sulla salita finale con le sue frequenze altissime, con Dumoulin sempre sul suo ritmo costante ma insufficiente ad abbattere il distacco. Pinot, Lopez e Carapaz hanno animato l’ascesa finale con i loro scatti da grimpeur, mettendo alla fine un po’ in difficoltà il corridore olandese.

Froome ha concluso da fuoriclasse, consegnando alla storia un’impresa da leggenda, così bella anche perché tanto diversa a quel ciclismo matematico e freddo a cui aveva abituato.

I distacchi sono stati da calendario, da ciclismo d’altri tempi. Carapaz ha anticipato il gruppetto a 3’, con Dumoulin a 3’23’’. Pozzovivo ha chiuso una giornata durissima a otto minuti e mezzo.

La classifica è uscita completamente stravolta, alla vigilia dell’ultima tappa di montagna con arrivo in salita a Cervinia. Froome è in rosa, con Dumoulin a 40’’, mentre Pinot è sul podio virtuale ma deve ancora difendersi da Lopez e Carapaz. Le speranze di Pozzovivo, ora sesto, sono ormai svanite.