La fuga solitaria di oltre ottanta chilometri con cui Chris Froome ha ribaltato il Giro d’Italia resterà per sempre nella memoria degli appassionati di Ciclismo. Il campione della Sky ha regalato un numero d’altri tempi, alla maniera dei grandissimi del passato che avevano il gusto dell’impresa oltre alla voglia della vittoria. Ma lasciando da parte l’aspetto più poetico, dalla lunga cavalcata solitaria di Froome si possono estrapolare anche numeri e dati per raccontare quanto sia stata enorme la portata del suo trionfo.

Un attacco ai trenta all’ora

Grazie all’impegno di Velon, un’associazione di cui fanno parte molte delle squadre World Tour, dopo ogni tappa vengono divulgati una serie di dati sulle prestazioni dei corridori del Giro d’Italia. Ovviamente dopo la tappa di Jafferau c’era molta curiosità per scoprire qualcosa in più sulla prestazione di Chris Froome.

Velon ha dato una misura chiara del livello a cui ha portato la corsa il capitano della Sky. Froome ha percorso gli ultimi 6.7 km del Colle delle Finestre in solitaria con un tempo di 24’08’’ ad una media di 16.7 km/h, con pendenze costantemente sul 9% e fondo sterrato. Ancora più sbalorditiva è stata la velocità della “frullata”, l’accelerazione ad altissime frequenze di pedalata tipica di Froome.

Quando il campione britannico ha attaccato ha raggiunto una velocità massima di 29.4 km/h, mentre la punta toccata da Tom Dumoulin è stata di 24.7 km/h. Da tenere presente che questi valori sono stati raggiunti in una tappa di fine Giro d'Italia, con già tre settimane di fatica nelle gambe.

Che differenza in discesa!

Dai dati forniti da Velon si nota come Froome abbia guadagnato subito durante la sua accelerazione per poi stabilizzarsi ad un ritmo di poco superiore rispetto a Dumoulin e agli altri inseguitori durante il resto dell’ascesa al Colle delle Finestre.

Una grande differenza è stata invece fatta nella successiva discesa.

Nella picchiata dal Gpm del Finestre fino a Pourrieres, dove la strada ha ripreso a salire in maniera morbida verso il Sestriere, Froome è sceso in 12’15’’ ad una media di 53,4 km/h ed una massima appena superiore agli 80. Il gruppetto di Dumoulin ha perso invece molto terreno proprio in questi chilometri ed è probabilmente qui che il campione olandese ha lasciato i secondi decisivi per la maglia rosa.

Dumoulin e Pinot sono infatti scesi dal Finestre a Pourrieres in 13’05’’, con una media sotto i 50 e una massima sui 75.

Anche sul Sestriere poi Froome ha continuato la sua marcia trionfale scalando la storica salita piemontese in 16’16’’ ad una media di 23,2 km/h, mentre Dumoulin ha impiegato 16’55’’ nello stesso tratto.