Lewis Hamilton al comando con 110 punti, Sebastian Vettel secondo a quota 96 e, sul gradino più basso del podio, Daniel Ricciardo con i suoi 72 punti. Questa è la classifica del mondiale piloti dopo 6 Gran Premi, e soprattutto dopo la vittoria sofferta del pilota australiano della Red Bull davanti al campione tedesco della Ferrari, a causa di un guasto al MGU-K della sua vettura che ne ha compromesso le prestazioni. Attualmente, il driver di Perth accusa ben 38 lunghezze di svantaggio nei confronti del portacolori della Mercedes, ma nonostante ciò per gli addetti ai lavori non è da escludere che proprio lui possa essere il grande outsider di questa stagione 2018 di Formula 1.

Daniel Ricciardo, infatti, da qualche settimana è diventato grande protagonista del Circus, innanzitutto in ottica mercato piloti, essendo in scadenza di contratto con la Red Bull. Ad oggi non si sa se il driver australiano siglerà un nuovo accordo con la scuderia anglo-austriaca, o se sarà libero di guardare altrove, con Ferrari (innanzitutto) e Mercedes alla finestra, pronte a mettere sotto contratto un pilota non solo veloce, ma anche decisamente affidabile in pista. Nello stesso tempo, i risultati ottenuti finora da Ricciardo a bordo di una monoposto che, almeno sulla carta, sembra avere qualcosa in meno rispetto a Ferrari e Mercedes, gli hanno permesso di issarsi fino alla terza posizione nella classifica mondiale, molto più in alto rispetto al compagno-rivale Max Verstappen (sesto in graduatoria).

In questi ultimi giorni, l'alfiere della Red Bull si è proprio soffermato sulla battaglia per l'iride, dimostrando di godere di una buona dose di realismo, senza però chiudere a priori le porte a quello che sarebbe un bellissimo sogno da realizzare.

Ricciardo non crede nel titolo: "Hamilton ha un grosso margine"

In questa prima parte di stagione, Daniel Ricciardo ha vinto lo stesso numero di gare di Sebastian Vettel e Lewis Hamilton.

Nonostante ciò, il pilota australiano accusa un certo distacco rispetto ai due grandi rivali al titolo: questo gap è legato ai due pesanti ritiri ai quali è andato incontro in Bahrain e Azerbaijan, mentre il tedesco e il britannico hanno avuto finora una maggiore continuità anche quando non hanno vinto. La bella affermazione di Montecarlo, però, almeno agli occhi degli addetti ai lavori, potrebbe aver rilanciato le quotazioni dell'ex Toro Rosso in ottica mondiale, e proprio a tal proposito, durante la conferenza stampa post Gran Premio di Monaco, gli è stato chiesto quanto creda ad una clamorosa vittoria iridata.

Anche nelle sue affermazioni, Daniel Ricciardo ha dimostrato tutta la sua concretezza: secondo lui, infatti, attualmente Lewis Hamilton ha un margine troppo ampio da colmare, dunque non si vede affatto in lizza per il mondiale, anche se "non è impossibile". Dunque, il pilota della Red Bull non pensa affatto ad inserirsi ufficialmente nella corsa all'iride, ma lascia intendere di non aver messo da parte l'idea di realizzare l'impresa. A tal proposito, senza scoprirsi troppo, il driver 29enne ha spostato subito le sue attenzioni sul prossimo Gran Premio del Canada, dicendo che il suo obiettivo sarà quello di conquistare un altro podio, aggiungendo che prima dell'estate la sua monoposto numero 3 dovrà necessariamente vincere un'altra gara, perché questa potrebbe essere "un'ottima cosa per noi".

Dunque, se da un lato l'aspirazione concreta di Daniel Ricciardo è quella di continuare ad "approfittare" delle occasioni propizie per salire sul podio e vincere delle gare, dall'altro con quel "non è impossibile" lancia una sorta di segnale alla lotta tra Hamilton e Vettel per il mondiale: i due grandi antagonisti farebbero bene a guardarsi sempre le spalle.