L’Italia multietnica vola ai Giochi del Mediterraneo e porta in dote un bel bottino di medaglie alla squadra azzurra. Un’impresa che va oltre l’aspetto sportivo e testimonia, una volta di più, come il Bel Paese possa essere un esempio positivo di integrazione. Dalla doppietta realizzata da Yadisleidy Pedroso (cubana di origini e salernitana per amore) e Ayomide Folorunso (origini nigeriana) nei 400 ostacoli al capolavoro della 4x400. L’impresa della staffetta, composta da Raphaela Lukudo, Maria Benedicta Chigbolu, Libania Grenot e Ayomide Folorunso, è diventata la cartolina simbolo di un’Italia capace di abbattere le frontiere e di correre veloce verso nuovi traguardi.

L’immagine delle quattro gazzelle azzurre ha fatto il giro del web ed ha riscosso consensi non sono dal mondo dell’atletica e dello sport in generale. Le regine di Tarragona hanno incassato gli elogi di esponenti politici, intellettuali e scrittori che hanno preso spunto dal trionfo in terra di Spagna per riaccendere le polemiche legate all’accoglienza ed al futuro multietnico del Paese.

Il trionfo azzurro scatena nuove polemiche

Roberto Saviano ha ringraziato sul profilo Twitter le atlete azzurre per l’impresa compiuta ai Giochi del Mediterraneo: “I loro sorrisi sono la risposta all’Italia di Pontida”. Il saggista ha aggiunto che L’Italia multiculturale nata dal sogno repubblicano non verrà fermata.

Immediata la risposta del ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Bravissime, mi piacerebbe incontrarle e abbracciarle”. Non è mancata la stoccata nei confronti dello scrittore e degli avversari politici. “Il problema è chi non scappa da nessuna guerra e ce la porta in casa”. L’impresa della 4x400 ha suscitato l’entusiasmo dell’ex Presidente della Camera Laura Boldrini.

“Atlete straordinarie che tengono alto il nome del nostro Paese”.

'Troppa attenzione sul colore della pelle'

Le quattro protagoniste dell’impresa di Tarragona sono state inondate di messaggi e tweet.

Un entusiasmo travolgente con Maria Benedicta Chigbolu che ha chiarito, in un’intervista rilasciata a Repubblica Tv, di non sentirsi “la risposta a Pontida”. La ventottenne ha spiegato che non si aspettava tanto clamore mediatico e che le fa piacere essere il simbolo dell’integrazione. “Ma non ci dovrebbe essere tutta questa attenzione per il colore della pelle" – ha aggiunto l’azzurra. La velocista ha puntualizzato che non si erano neanche rese conto di essere “quattro nere”. Non è mancata qualche critica sui social per non aver messo in risalto, con la stessa enfasi, l’impresa centrata dalla 4x100 guidata da Filippo Tortu.