La settimana dei Mondiali di ciclismo di Innsbruck è arrivata al momento più atteso, quello della gara in linea dei professionisti. Domani, domenica 30 settembre, saranno 188 i corridori che si contenderanno la maglia iridata che da tre anni è sulle spalle di Peter Sagan. Il percorso particolarmente impegnativo lascia poche chance di riconferma al fuoriclasse slovacco, che vuole comunque provare l’impresa del quarto titolo consecutivo.

Mondiali, tracciato per scalatori

Come confermato dalle corse in linea delle donne e delle categorie giovanili il percorso dei Mondiali di Ciclismo di Innsbruck è durissimo, uno dei più selettivi di sempre.

Il tracciato che affronteranno i professionisti prevede una prima parte in linea di circa 80 km, la stessa vista nelle gare delle altre categorie. Poi si entrerà nel circuito di 23.9 km con la salita di Igls, un’ascesa di quasi 8 km con una pendenza media del 5.7%.

Dopo sei passaggi su questo anello si affronterà un ultimo giro che oltre alla salita di Igls presenterà anche quella temutissima a Gramartboden. Si tratta di un’ascesa con pendenze più da mountain bike che da strada, una salita di quasi 3 km con una media all’11.5% e una rampa terribile che arriva al 28%. Allo scollinamento di quest’ultima difficoltà mancheranno ancora 8 km e mezzo per arrivare al traguardo di Innsbruck. La corsa potrebbe decidersi sull’ultima salita, ma anche molto prima, visto che un percorso così duro causerà una netta selezione naturale rendendo la gara più aperta.

Gli azzurri nel ruolo di outsider

Il tracciato austriaco chiama alla battaglia i grandi scalatori, quelli che riescono a fare la differenza sulle pendenze più importanti e i corridori di fondo in grado di resistere ad una corsa di 252 km che potrebbe risolversi anche in una gara ad eliminazione.

I nomi più gettonati per la vittoria sono quelli di Alejandro Valverde e di Julian Alaphilippe. Entrambi hanno una squadra molto forte alle spalle, anche se la Francia sembra avere più qualità ed alternative con Pinot, Bardet e Gallopin. Nella Spagna sarà invece da seguire con curiosità il nome emergente Enric Mas, uscito alla grande dalla Vuelta.

Tra i più pericolosi sono i gemelli Simon e Adam Yates, forse i più forti nei cambi di ritmo in salita. Ha ottime chance anche Michal Kwiatkowski, apparso in ottime condizioni nella cronometro. Spiccano anche la forza complessiva della Colombia, con Lopez, Quintana e Uran, e dell’Olanda, con Dumoulin, Poels, Kruijswijk e Mollema. Entrambe queste nazionali potranno giocare d’anticipo ed essere decisive nell’andamento della corsa. Il Belgio sembra avere meno carte da giocare, anche se Van Avermaet sorprese tutti alle Olimpiadi di Rio su un tracciato anch’esso molto duro. Insieme al campione olimpico ci sarà anche Wellens. Attenzione poi a Primoz Roglic, a Jakob Fuglsang, Daniel Martin e Michael Woods.

Per Peter Sagan il percorso sembra troppo difficile, ma il fuoriclasse slovacco non va mai dimenticato.

E gli azzurri? Senza l’incidente del Tour Vincenzo Nibali sarebbe stato uno dei grandi favoriti. Il siciliano non è al top della forma ma può cercare un colpo a sorpresa contando su classe ed esperienza. Il più lanciato nella nazionale azzurra è Gianni Moscon, ma anche Domenico Pozzovivo viene dato in grande condizione. In ogni caso i nostri partiranno nel ruolo di outsider per cercare di rovesciare, con strategia e coraggio, le previsioni della vigilia.

I Mondiali di ciclismo dei professionisti saranno trasmessi in tv domani, domenica 30 settembre, da Rai Sport a partire dalle 9.30 e da Eurosport 1 a partire dalle 11.45.