È stata una tappa corsa con il coltello tra i denti quella che ha portato la Vuelta Espana a Ribeira Sacras Luintra. Su un percorso di media montagna, con poca pianura ma neanche pendenze eccessive, i corridori si sono dati battaglia senza sosta. Thibaut Pinot si è inserito in una fuga a metà corsa, rischiando di far ribaltare la classifica generale. La Movistar ha però risposto all’attacco, respingendo il tentativo del francese. Nel finale De Marchi è riuscito ad andarsene da solo verso il successo, mentre Fabio Aru ha perso contatto dal gruppo degli altri uomini di classifica, una prestazione davvero preoccupante in prospettiva futura.
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Vuelta Espana, tappa da battaglia
L’11 tappa della Vuelta Espana proponeva un percorso con tante salite, ma non particolarmente impegnative, una situazione che sembrava adatta ad una fuga da lontano. Come spesso accade in queste giornate la corsa è partita con una battaglia accesissima per andare all’attacco e centrare la fuga giusta.
Per metà corsa i tentativi si sono susseguiti senza esito con un ritmo da 50 all’ora, finchè ad un centinaio di chilometri dall’arrivo è riuscita ad evadere un’azione con 19 corridori.
Tra questi anche Thibaut Pinot, distante due minuti e mezzo in classifica, oltre a De Marchi, Pellizotti, Teuns, Benoot, Majka, Henao, Rolland, tra gli altri. La Mitchelton del leader Simon Yates non ha inseguito ed è stata la Movistar a prendere in mano la guida del gruppo. La fuga ha però raggiunto un vantaggio superiore ai tre minuti, con Pinot che ha pedalato a lungo in maglia rossa virtuale.
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De Marchi festeggia, Aru in crisi
I 19 al comando si sono poi selezionati nel su e giù del percorso, con la BMC molto abile a sfruttare la sua superiorità numerica, mentre l’azione di Pinot, rimasto senza compagni, si è progressivamente spenta.
Sull’ultimo Gpm di giornata Roche ha aperto la strada ad un contrattacco di Alessandro De Marchi che se ne è andato in compagnia di Restrepo. Il friulano non ha forzato per staccare l’avversario, ma lo ha tenuto con sé per affrontare il successivo tratto ricco ancora di saliscendi. Nel finale sotto la pioggia De Marchi ha attinto alle ultime energie, dopo una tappa durissima, per togliersi di ruota Restrepo con il suo lungo rapporto ed andare a conquistare la sua terza vittoria di tappa della carriera nella Vuelta Espana. Pellizotti è uscito negli ultimi chilometri dal gruppetto inseguitore per cogliere un bel terzo posto.
In gruppo la Education First di Uran ha dato una bella accelerata su uno strappo a 5 km dall’arrivo provocando una netta selezione.
Ne ha fatto le spese soprattutto Fabio Aru, che ha pagato pesantemente il violento cambio di ritmo staccandosi da un gruppo forte di una quindicina di corridori. Il drappello degli uomini di classifica, con Yates, Valverde, Quintana, Uran e Lopez, è arrivato in coda al gruppetto di Pinot, che ha dilapidato quasi tutto il vantaggio nel finale dopo aver speso tante energie in un tentativo spettacolare e generoso. Aru ha lasciato altri 40’’, ma più che il distacco è l’impressione destata a preoccupare.
In classifica Simon Yates ha mantenuto la sua maglia rossa con 1’’ su Valverde e 14’’ su Quintana. Aru è sceso in 13° posizione a 1’49’’.
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