Riuscirà Peter Sagan a continuare l’incredibile striscia vincente ai Mondiali di ciclismo? Dopo Richmond 2015 il fuoriclasse slovacco ha trionfato anche a Doha 2016 e a Bergen 2017, un tris consecutivo che non ha precedenti nella storia del Ciclismo. Un quarto titolo lo proietterebbe davanti a tutti i campioni del passato in fatto di maglie iridate, dandogli un’immagine da invincibile. Quest’anno però i Mondiali si corrono ad Innsbruck su un percorso quanto mai difficile e molto più adatto ad uno scalatore leggero piuttosto che ad un corridore potente come lui.

Sagan sta preparando l’assalto iridato, anche se è consapevole che l’ennesima riconferma è molto difficile.

Sagan: ‘Non credo di essere competitivo con gli scalatori’

Il percorso di Innsbruck su cui il 30 settembre si assegnerà il titolo di Campione del Mondo si preannuncia come il più difficile e selettivo da molti anni a questa parte. Il dislivello della corsa iridata sarà di circa 4.600 metri, praticamente come un tappone alpino con 3 o 4 grandi salite in successione. Si dovrà affrontare per sette volte la scalata ad Igls, una salita di 8 km al 5.7% di media, e nel finale la terribile ascesa di Gramartboden, quasi 3 km con pendenze da capogiro che arrivano al 28%. Saranno favoriti gli scalatori, i corridori leggeri e di fondo, non proprio le caratteristiche tecniche e fisiche di Peter Sagan, che ad Innsbruck andrà comunque a caccia del quarto titolo mai centrato da nessuno in passato.

Il fuoriclasse slovacco si sta avvicinando al tentativo di difesa del titolo in maniera rilassata, con realismo e probabilmente anche con la voglia di dare ad altri la pressione della vigilia. “E’ difficile” ha risposto Sagan a Cycling Weekly quando gli è stato chiesto delle sue chance di tenersi la maglia iridata. “Il fatto che io abbia vinto tre volte di seguito non significa che debba vincere anche la quarta.

Come ogni cosa tutto dovrà finire da qualche parte. È ancora molto lontano e non credo di essere competitivo con i veri scalatori su quel percorso” ha spiegato Sagan.

La Bora spinge Sagan

Sagan ha trovato grande sostegno dalla squadra per l’assalto ai Mondiali, visto che Innsbruck è a soli 80 km dalla sede tedesca della Bora Hansgrohe e per gli sponsor si tratta di un appuntamento importantissimo, seppure da correre con la maglia della nazionale.

Per arrivare alla corsa iridata al meglio Sagan ha deciso di tornare alla Vuelta, da cui mancava dal 2015: “L’idea è quella di vincere delle tappe, ottenere dei buoni risultati e preparare i Mondiali, anche se quest’anno sono difficili” ha spiegato Andrè Schulze, Ds della Bora. “La Vuelta è una delle preparazioni migliori per i Mondiali, visto che ci sono tante salite nel percorso. Abbiamo visto il percorso durante il Tour of the Alps, la salita è davvero dura e la miglior preparazione è qui alla Vuelta” ha aggiunto Schulze.