Novak Djokovic non ha certo bisogno di presentazioni, il tennista serbo è già entrato nella leggenda del tennis mondiale con 223 settimane da numero 1 nel 2011, attualmente secondo nel ranking mondiale. Sono ben 14 le finali vinte nel Grande Slam e 9 quelle perse, insomma sempre tra i grandi del tennis. Classe 1987 e di umili origini comincia la sua lunga carriera sui campi della ex Jugoslavia, che viveva ancora una difficile ripresa economica dopo la guerra. Non tutti i suoi tifosi però sanno della sua grande passione per il ciclismo, che snocciola in una recente intervista a World Tennis Usa.

Trapela molta amarezza per le tante vicende di doping ma un recente studio del "Movimento per un Ciclismo credibile" sembrano contraddire il campione di tennis.

Novak Djokovic e tutta la delusione di un appassionato di ciclismo

Certamente Nole non sorprende per la schiettezza e la concretezza con cui si rivolge alla stampa e ai media, non fa eccezione quando parla di una sua grande passione, la bicicletta: "Ho perso molta fiducia nel ciclismo - dichiara perentoriamente il tennista - lo guardavo". Il tennista quindi incalza il giornalista affermando che molti campioni sono stati coinvolti tra cui Pantani, Armstrong fino ai casi più recenti, che hanno creato molto in lui molta confusione. È chiaro che trapela molta delusione dalle sue parole: "Sono sicuro che ci sono molti ciclisti al mondo che si stanno allenando duramente e stanno cercando di migliorare la loro performance per le proprie competizioni".

L'accusa neanche tanto velata è alla quantità di gare ad altissima competizione che i ciclisti devono sostenere, dal Giro al Tour passando per le classiche monumento. Migliaia di chilometri nella gambe tenendo ritmi altissimi. Il ciclismo come sappiamo porta con sè scandali e polemiche in merito al doping, che più volte nella storia ha creato veri e propri terremoti, perdendo giorno dopo giorno credibilità.

Il "Movimento per un ciclismo credibile" ha diffuso uno studio che rivela come il doping nel ciclismo sia in forte discesa

Lo studio pubblicato dall'associazione francese risale a fine settembre e ciò descritto sembra smentire Djokovic e le sue perplessità. Come è possibile vedere dall'infografica pubblicata non solo il ciclismo sembra più "pulito" di molti altri sport ma addirittura è in una posizione migliore come rilevamenti dei test anti doping.

Sicuramente c'è molto da lavorare per un'immagine di un ciclismo davvero libero da doping, sano e competitivo, ma è doveroso ragionare su quanto affermato da Djokovic e sui carichi di lavoro che devono sopportare gli atleti in bicicletta.