L’assenza di tappe al sud nel percorso del prossimo Giro d’Italia ha sollevato molte critiche agli organizzatori. A protestare non sono stati solo gli appassionati di Ciclismo che speravano di poter assistere al passaggio della corsa rosa vicino a casa, ma anche diversi esponenti della classe politica. Alcuni si sono spinti a chiedere una revisione del percorso per disegnare una corsa che attraversi tutta l’Italia e non solo il centro nord.

Meloni: ‘Il Giro non può dimenticare mezza Italia’

Accantonare per un anno le discusse partenze dall’estero e disegnare una corsa tutta in Italia non è bastato a salvare l’organizzazione del Giro d’Italia dalle critiche per la scelta del percorso.

Le tappe del Giro 2019 sono state presentate mercoledì 31 ottobre a Milano: partenza da Bologna, arrivo a Verona con tre cronometro e tante montagne. Il pomo della discordia in questa occasione è stato il poco spazio riservato al sud. Gli arrivi di tappa più meridionali saranno a Terracina e San Giovanni Rotondo, con Campania, Molise, Calabria, Basilicata e le isole completamente assenti, un taglio che è subito saltato all’occhio e che è stato oggetto di energiche polemiche da parte di diversi esponenti politici.

“Non basta l'enorme divario già esistente a livello economico, infrastrutturale e sociale”, ha scritto la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni sulla sua pagina Facebook. “Ora anche lo sport è divisivo.

La più grande competizione ciclistica nazionale non può dimenticare mezza Italia. Estendiamo il tragitto anche al sud”, ha invocato la politica.

Sicilia e Calabria non ci stanno

A motivare le scelte così drastiche dell’organizzazione sul percorso del Giro è il fatto che devono essere gli stessi enti locali interessati ad accogliere la corsa a proporsi per ospitare una tappa e a sostenere le spese necessarie, un meccanismo forse sconosciuto anche dalla classe politica.

RCS Sport ha evidentemente avuto pochi riscontri dal sud d‘Italia, senza considerare poi che una regione come la Sicilia ha avuto ben sei tappe nelle scorse due edizioni del Giro.

Eppure proprio dalla Sicilia è arrivata una presa di posizione particolarmente critica nei confronti della corsa rosa. “Non possiamo ignorare l’ennesima mortificazione per il Sud e la Sicilia”, ha scritto in una nota Francesco Sicali, coordinatore giovanile del movimento che fa capo al Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci.

“Crediamo che il percorso designato per il Giro d’Italia sia inaccettabile, discriminatorio e irrispettoso nei confronti del Meridione. Ne chiediamo una riformulazione, che abbia rispetto per il popolo siciliano e dia maggiore attenzione alle regioni del sud”, ha aggiunto Sicali in una richiesta che verosimilmente RCS Sport non potrà accogliere.

Sullo stesso tono si è espresso il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio: “Siamo venuti oggi a conoscenza dagli organi di stampa del circuito e delle tappe previste per il Giro d'Italia 2019”, ha scritto in una nota il Presidente. “Il Sud è stato cancellato. È grave che una manifestazione popolare sportiva di lunga e vissuta tradizione come il Giro d'Italia escluda una parte importante del Paese come il Sud e le Isole. Ritengo sia opportuno riconsiderare questa proposta e definire un circuito inclusivo dell'intero territorio nazionale", ha chiesto Oliverio.