È stato ancora grande spettacolo alla Strade Bianche, pur in una giornata completamente diversa rispetto a quella di un anno fa. Se allora dalla pioggia torrenziale era emersa la maschera di fango di Tiesj Benoot stavolta tra la polvere di un pomeriggio già primaverile è spuntata la pedalata nervosa di Julian Alaphilippe. Il corridore francese ha avuto ragione di Jakob Fuglsang sull’ultima rampa verso Piazza del Campo, dopo una fuga in cui è stato grande protagonista anche Wout Van Aert, terzo come un anno fa. Dello spettacolo purtroppo non hanno fatto parte i corridori italiani, usciti dai piani alti della contesa quando mancavano ancora molti chilometri all’arrivo.

Strade Bianche, Monte Sante Marie decisivo

La classica senese, con i suoi caratteristici undici settori di sterrato a renderla assolutamente unica, si è accesa come sempre sul tratto di Monte Sante Marie, a circa 50 km dall’arrivo. Anche in una giornata di tempo splendido la selezione è stata nettissima e un gruppetto ridotto ad una quindicina di corridori è riuscito ad andarsene di forza. Tra questi quasi tutti i favoriti della vigilia, Alaphilippe e Stybar (Deceuninck Quickstep), Benoot e Wellens (Lotto Soudal), Van Aert (Jumbo Visma), Van Avermaet (CCC), Lutsenko e Fuglsang (Astana).

Purtroppo già in queste fasi sono rimasti irrimediabilmente indietro tutti i corridori italiani, soprattutto Moscon (Sky), che partiva tra i favoriti, ma anche Nibali (Bahrain Merida).

Il gruppo dei migliori è andato velocemente a riprendere e staccare Diego Rosa (Sky), che si era lanciato in un’azione da lontano, trovando un buon accordo e respingendo i timidi tentativi di rincorsa del secondo plotoncino.

Fuglsang prova, ma Alaphilippe è imbattibile

La nuova scossa alla Strade Bianche l’ha data Jakob Fuglsang sul successivo tratto di sterrato, con un’azione decisa in salita a cui hanno replicato Van Aert e Alaphilippe.

Astana e Deceuninck, le squadre più in forma di questa prima parte di stagione, hanno protetto l’azione del terzetto con gli altri corridori rimasti nel gruppo inseguitore, dove Van Avermaet e Benoot non hanno comunque dato prova di grande brillantezza.

I tre al comando sono così riusciti a prendere un margine decisivo, ma Van Aert è rimasto staccato sullo strappo di Colle Pinzuto, dove Fuglsang ha forzato ancora per sfruttare le sue doti di scalatore. Alaphilippe però non ha perso un colpo, ed anche sull’ultimo sterrato delle Tolfe è sembrato controllare con sicurezza le azioni del danese della Astana. I due hanno un po’ rallentato negli ultimi chilometri verso Siena, permettendo al coriaceo Van Aert di rifarsi sotto e di raggiungerli ormai all’ultimo chilometro.

La rampa finale verso Piazza del Campo ha però scritto i valori in campo come erano sulla carta: Van Aert si è subito fatto da parte stremato e Alaphilippe ha atteso il nuovo forcing di Fuglsang per saltarlo poi con un cambio di ritmo violento, improponibile per il danese. Il francese della Deceuninck si è così affacciato in Piazza del Campo da trionfatore, vincendo alla prima partecipazione. Fuglsang ha comunque concluso al secondo posto una corsa condotta da campione e Van Aert ha confermato la terza piazza dello scorso anno. Più attardato Stybar ha anticipato Benoot e Van Avermaet per il quarto posto.