La vittoria di Alberto Bettiol al Giro delle Fiandre, inattesa ma costruita con un attacco da campione vero, ha lasciato grandi entusiasmi negli appassionati italiani, che da ben dodici anni attendevano di rivedere il tricolore sventolare nella classica dei muri. Anche gli avversari del corridore di Poggibonsi hanno reso pieno merito alla sua vittoria e alla superiorità dimostrata, senza se e senza ma. C’è però chi deve avere masticato molto amaro durante l’azione solitaria di Bettiol, ed è l’organizzatore della corsa, che in un’intervista concessa nei giorni scorsi si era augurato che non fosse lui a vincere, raccogliendo sotto il suo nome tutti quei corridori senza un palmares di spicco.

Nel nuovo Fiandre solo campioni

Nella settimana che ha portato al Giro delle Fiandre, una delle corse più attese e prestigiose dell’intera stagione di Ciclismo, l’organizzatore della classica fiamminga Wouter Vandenhaute ha concesso un’intervista al giornale belga Het Laatste Nieuws. Vandenhaute ha parlato del cambio di percorso avvenuto a partire dall’edizione 2012.

In precedenza il Fiandre si decideva con il leggendario Grammont e il Bosberg, gli ultimi muri quando la corsa si concludeva a Meerbeke.

“Guardate l’albo d’oro del Fiandre quando arrivavamo a Meerbeke: Wesemann, Nuyens, Ballan, Bortolami, avevamo quel tipo di vincitori” ha spiegato l’organizzatore fiammingo sostenendo che quel tracciato favoriva i corridori che non partivano da favoriti, mentre in quello attuale con l’Oude Kwaremont e il Paterberg solo i più grandi campioni possono conquistare il successo.

“Cosa abbiamo ora dopo il cambio di percorso e il traguardo portato ad Oudenaarde? Boonen, Cancellara, Kristoff, Sagan, Gilbert e Terpstra” ha continuato Vandenhaute, a cui è stato chiesto se temesse il successo di un outsider come Bettiol o Langeveld a ‘sporcare’ l’albo d’oro della sua corsa. “Bettiol o Langeveld non vinceranno” è stata la secca risposta dell’organizzatore del Fiandre.

‘Speriamo che vinca altre corse’

Le cose poi non sono andate esattamente come aveva previsto Vandenhaute, perché il nuovo tracciato ha sì messo in chiara evidenza chi fosse il più forte, ma per sfortuna del dirigente fiammingo quel corridore è stato proprio Alberto Bettiol, protetto perfettamente nel gruppo inseguitore da Langeveld.

Vandenhaute ha cercato di correre ai ripari per la sua epica gaffe, complimentandosi con il corridore toscano. Nella sua dichiarazione è sembrata però trasparire una chiara insoddisfazione per l’esito della corsa e il nome da scrivere sull’albo d’oro, quello di un ciclista che fin qui non aveva mai conquistato nessuna vittoria da professionista. “Congratulazioni a Bettiol, se l’è guadagnata” ha dichiarato l’organizzatore del Fiandre alla radio belga Sporza. “Il gruppo dei favoriti si è guardato l’uno con l’altro. Spero ora che possa vincere ancora più gare e che in seguito si possa dire che tutto è iniziato da qui” ha concluso Vandenhaute.