Il successo di tappa continua a restare un tabù per Vincenzo Nibali sulle strade del Tour of The Alps. Il capitano del Team Bahrain Merida ha infiammato anche la quarta tappa con una raffica di attacchi sul Passo Predaia, nella successiva discesa e nella rampa finale verso Cles, ma senza riuscire a scrollarsi tutti di dosso. La Sky si è difesa con grande sicurezza nonostante la giovane età dei suoi due leader in questa corsa, Sivakov e Geoghegan Hart, spalleggiati da Froome. Il russo ha difeso la maglia di leader, mentre il britannico ha firmato la seconda vittoria di tappa battendo Nibali sul traguardo di Cles.

Otto in fuga nelle fasi iniziali

La quarta tappa del Tour of the Alps proponeva un’altra giornata impegnativa con le salite a Forcella di Brez e Passo Predaia prima della rampa in prossimità dell’arrivo di Cles. Dopo qualche chilometro tranquillo si è formata al comando una fuga con otto corridori: Andrey Zeits (Astana), Alexis Vuillermoz (Ag2r La Mondiale), Aldemar Reyes (Manzana Postobon), Antonio Nibali (Bahrain-Merida), Elie Gesbert (Arkéa-Samsic), Sergio Samitier (Euskadi-Murias), Edoardo Zardini (Neri-Selle Italia-KTM) e Alex Aranburu (Caja Rural-RGA).

La corsa ha cominciato ad entrare nel vivo già sulla Forcella di Brez, dove gli uomini di Nibali hanno alzato il ritmo provocando una prima selezione in gruppo.

L’azione è poi continuata con maggior intensità sul Passo Predaia, dove la fuga è stata annullata e Nibali ha dato inizio al suo personale show di scatti.

Vince ancora la Sky

Il campione siciliano ha attaccato una prima volta causando subito una forte selezione, ma Chris Froome (Sky) si è incaricato di ristabilire la situazione riportando la maglia di leader di Pavel Sivakov, il suo giovane capitano in questa corsa.

Nibali non ha desistito ed ha piazzato cinque allunghi sul Predaia, ma a Froome si è sostituito nel finale dell’ascesa Geoghegan Hart e solo per un momento Sivakov ha dato l’impressione di essere in leggera difficoltà. Il russo ha però reagito bene e allo scollinamento sono transitati Majka (Bora Hansgrohe), Nibali, Geoghegan Hart e Sivakov, inseguiti da un gruppetto con Hirt (Astana), Cattaneo (Androni) e Froome.

La Astana è poi rinvenuta in forze sul drappello di Hirt, ma senza riuscire ad operare il ricongiungimento con i primi.

Nibali ha continuato a provarci in una discesa troppo facile e veloce per fare differenze, e poi di nuovo nello strappo a pochi chilometri da Cles. L’azione del siciliano si è fatta però più appesantita e anche qui, nonostante le pendenze accentuate, non è riuscito a fare selezione. I quattro si sono così di nuovo raggruppati e nel finale più veloce anche un tentativo di Majka, rimasto piuttosto passivo durante la tappa, è stato annullato dai due giovani corridori della Sky. Geoghegan Hart ha poi fatto valere il suo spunto andando a vincere la sua seconda tappa, la terza in quattro giorni per il Team Sky.

Nibali si è dovuto accontentare di un altro piazzamento, secondo davanti a Majka e Sivakov, con il gruppetto di Froome arrivato a 40’’.

La classifica vede ora Sivakov al comando con 27’’ sul compagno Geoghegan Hart, 31’’ su Majka e 33’’ su Nibali. Domani il Tour of the Alps si conclude con la tappa di Bolzano che scala nel finale la difficile salita di San Genesio.