Boris Becker aveva 17 anni nel 1985 quando vinse il suo primo torneo di Wimbledon contro ogni pronostico. In un'epoca di grande Tennis in cui brillavano le stelle di John McEnroe, Ivan Lendl e tanti altri campioni, il tedesco si impose all'attenzione del mondo realizzando quella che, ancora oggi, è una grandissima impresa. Nessun altro vincitore del torneo sull'erba più importante è mai stato così giovane. Becker vincerà altre due volte in terra britannica e si sarebbe inoltre aggiudicato per due volte gli Australian Open ed una volta i US Open, ma la sua leggenda resta decisamente legata a quel primo successo a Wimbledon, indice di giovani tennisti che chiedevano prepotentemente spazio tra i grandi.

I giovani talenti oggi non mancano, ma a dominare la scena mondiale è ancora la 'sacra triade': Novak Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer, li elenchiamo in ordine di ranking attuale. In una recente intervista a Parigi, nei giorni del Roland Garros, Gabriela Sabatini aveva sottolineato la grande differenza abbastanza palpabile tra il tennis degli uomini e quello al femminile: tra le donne, infatti, ci sono sempre nomi nuovi che saltano fuori e giovani tenniste che arrivano fino in fondo nei tornei più importanti. Tra gli uomini, invece, l'orologio sembra essersi fermato nonostante Roger, Nole e Rafa abbiano oltrepassato la trentina. Lo stesso Becker, sempre in occasione dello scorso Roland Garros, aveva evidenziato questo stato di cose.

'Spero arrivi presto il momento che stabilirà le nuove gerarchie del tennis'

Nel corso dell'ultima edizione degli Internazionali di Francia l'emittente Eurosport ha organizzato una colazione per celebrare i suoi 30 anni. Tra gli ospiti d'onore c'era anche Boris Becker al quale è stato chiedo come vede il futuro del tennis. "Il dominio di Federer, Djokovic e Nadal?

Non è una questione di dritto o di forma fisica, hanno una mentalità che i giovani ancora non possiedono. Una determinata attitudine che fa la differenza tra vincere e perdere le partite". A tal proposito il tedesco ha posto in luce una statistica. "A parte Dominic Thiem, nessun tennista sotto i 28 anni è stato capace di raggiungere la finale di uno Slam.

Questo non è positivo per i giovani". Le maggiori speranze in tal senso, Boris le ripone nel connazionale Alexander Zverev, 22 anni, oltre al 25enne e già citato Thiem e nel greco Stefanos Tsitsipas, 20 anni. Giocatori che si sono già dimostrati in grado di battere Federer, Djokovic o Nadal, ma alla resa dei conti sono sempre i colleghi più esperti a sollevare i trofei. "Massimo rispetto per Rafa, Novak e Roger, ma vorrei vedere Tsitsipas o Thiem batterli nella finale di uno Slam e spodestarli dai vertici della classifica quando ancora oggi sono ai massimi livelli. Spero che arrivi presto il momento che stabilità le nuove gerarchie del tennis.