Gli Open di Cincinnati edizione 2019 sono stati definiti un torneo 'anarchico' e, in effetti, tutti i favoriti sono caduti, uno dopo l'altro, compreso Roger Federer eliminato prematuramente negli ottavi di finale. In semifinale lo stesso destino tocca a Novak Djokovic che si arrende dinanzi ad uno straordinario Daniil Medvedev (3-6 6-3 6-3 lo score del match). Così la tanto vituperata NextGen batte finalmente un colpo e lo fa con l'esponente probabilmente più in forma ed in maniera fragorosa considerato che mancano meno di dieci giorni ai US Open.
L'aria del nuovo continente porta certamente bene al talento di Mosca, già in finale a Washington ed a Montreal ed ora a Cincinnati. Nelle prime due circostanze è andata male, contro Kyrgios e Nadal. Si spera adesso che la terza sia quella buona e, dopo aver domato con autorità il leader della classifica mondiale, il pronostico è tutto dalla sua parte.
Parte bene Nole che si aggiudica il primo parziale, il giovane russo cresce nel secondo set e prolunga il match
Serve inizialmente Djokovic che lascia l'avversario a 15, il match va avanti per cinque giochi in cui i rispettivi servizi tengono, anche se il secondo si rivela abbastanza complicato per il giovane russo. Sul 3-2 per Nole, arriva il primo break del serbo grazie ad un'ottima difesa ed all'errore in rovescio di Medvedev, il serbo consolida successivamente il vantaggio e si porta sul 5-2, perde il successivo game ma porta a casa il set con lo score di 6-3.
Nel secondo set Medvedev va in battuta ed anche qui i turni di servizio vengono rispettati con il russo che risponde colpo su colpo confermando il suo ottimo stato di forma: il gioco sale di livello e sembra confortare il parere degli addetti ai lavori che hanno definito questa partita la vera finale del torneo. Sul punteggio di 4-3 per Medevedev arriva la svolta con il 23enne moscovita che strappa il servizio a Djokovic, si porta sul 5-3 e va a servire per il set impallinando letteramente Nole nell'ultimo game: un set pari e, pertanto, la semifinale è apertissima.
Il numero uno del mondo è costretto ad inchinarsi
Inzia il parziale decisivo con Djokovic in battuta, il serbo tiene il servizio a zero, ma il suo rivale fa la medesima cosa nel gioco successivo. Nel terzo l'attenta difesa e l'aggressività del russo fanno la differenza, Medvedev sale sul 15-40 e conquista due palle-break, sulla prima la risposta di rovescio di Nole finisce in rete ed il serbo va sotto, i giochi da recuperare diventano due quando subito dopo Daniil consolida il vantaggio e si porta sul 3-1.
La partita è tutt'altro che finita, il carattere d'acciaio di Djokovic deve ancora essere domato: il leader del ranking Atp tiene il servizio ed accorcia le distanze, il gioco successivo è un'autentica battaglia risolta ai vantaggi dal russo che sale dunque sul 4-2. Nole mantiene con autorevolezza il successivo turno di battuta, ma è consapevole di aver bisogno di un break per riaprire la contesa. L'ottavo gioco del terzo set è tra i più intensi, entrambi i tennisti sentono che può trasformarsi nella chiave della partita: la trova l'ispirato Daniil che si conferma solido in battuta, sul 5-3 è ad un passo dalla finale. Un break per l'impresa, una missione certamente non facile con Djokovic che cerca disperatamente di restare aggrappato al servizio, ma deve infine alzare bandiera bianca. Daniil Medvedev è dunque il secondo finalista dei Cincinnati Open e si giocherà dunque il trofeo contro David Goffin che nel pomeriggio americano aveva superato in due set Richard Gasquet.