L'ultimo dei grandi favoriti, anzi il favorito numero uno, ha seguito la stessa sorte di Roger Federer e degli altri. Nole Djokovic ha troppa esperienza per far drammi, quando si presenta in conferenza stampa a Cincinnati è piuttosto deluso, ma consapevole nello stesso tempo che, davvero, contro Daniil Medvedev in questa circostanza c'era davvero poco da fare. Dinanzi ai giornalisti, il serbo allarga la braccia: ha vinto tanto in carriera e questa non è certamente la prima sconfitta e nemmeno la più sorprendente. Al contrario, ammette che contro un avversario che ha sfoderato una seconda di servizio ai limiti dell'umano, qualunque tennista ha davvero poco da fare per rovesciare la situazione.

'Non puoi prepararti bene quando l'avversario ha una così grande seconda di servizio'

"Daniil ha una seconda di servizio da 128 miglia orarie - dice Djokovic - non fa troppi doppi falli e va alla grande su ogni campo. Dunque giù il cappello, merita solo complimenti. Ha giocato un grande Tennis dopo il 4-3 al secondo set e lo ha tenuto fino alla fine. Non potevo far molto. Non puoi davvero prevedere nulla o prepararti bene per uno che ha una seconda di servizio così, continuamemte dal 4-3 fino alla fine. Ben fatto, quindi, perché si vede che ha grande fiducia nelle sue qualità e quando è così allora un tennista può permettersi quei grandi colpi. Nulla da dire se non che ha meritato la vittoria".

Il pensiero di Nole, ma anche di tutti gli addetti ai lavori, è comunque proiettato all'ultimo Slam di stagione, i US Open sono sempre più vicini. Gli viene chiesto se Medvedev possa essere inserito tra i favoriti a Flushing Meadows, in proposito Djokovic ha pochi dubbi. "In questo momento è tra i migliori tennisti al mondo, sicuramente a New York può essere inserito tra i top", ma fa comunque notare che le cose saranno parecchio diverse rispetto a Cincinnati considerato che "lì si gioca al meglio dei cinque set e si giocherà per due settimane.

È un Grande Slam e, dunque, sarà molto diverso".

Stasera la finale

Daniil Medvedev giocherà dunque la sua terza finale consecutiva oltre oceano, praticamente la terza in tre settimane se consideriamo che è arrivato all'ultimo atto sia ai Washington Open che alla Rogers Cup. Nella prima circostanza venne sconfitto da Nick Kyrgios, mentre a Montreal fu praticamente 'disintegrato' da Rafa Nadal che, probabilmente, in questo momento è il più forma tra i 'fab 3'.

Ora affronta il match contro David Goffin da favorito, il belga ha piegato facilmente in semifinale l'ottimo Richard Gasquet. La partita si disputerà alle 22 (ora italiana). Tra i due ci sono soltanto due precedenti con un successo per parte, quello di questa sera sarà dunque il terzo confronto ufficiale.