Il tema della sicurezza nel ciclismo professionistico resta uno dei più caldi e dibattuti nel mondo delle due ruote. Negli ultimi anni si è assistito ad incidenti gravi e assurdi, anche in corse del calendario World Tour, a volte per colpa del pubblico, altre per le moto e le auto del seguito. Scendendo nelle categorie minori, nelle corse giovanili o nelle mille gare di livello nazionale o regionale che si svolgono negli angoli più disparati del mondo, le situazioni di pericolo spesso si moltiplicano generando episodi al limite del grottesco. Quello che è successo in una piccola corsa a tappe brasiliana dello stato di San Paolo, la Volta de Guarulhos, è il chiaro esempio di come la sicurezza sia troppo spesso pressochè inesistente in questo tipo di gare.

Ciclismo, una macchina piomba sul gruppo

La Volta de Guarulhos, una piccola corsa a tappe che si è svolta tra venerdì 25 e domenica 27 ottobre in Brasile, è stata segnata da un incredibile incidente che ha rischiato di avere delle conseguenze tragiche. La corsa era all’ultima tappa e il gruppo stava affrontando una rotonda quando è avvenuto il fattaccio.

Una macchina si è introdotta a forte andatura sul percorso proprio mentre stavano sopraggiungendo i primi corridori. Endrigo Da Rosa, un venticinquenne brasiliano che occupava la prima posizione del gruppo, si è trovato davanti l’auto ed ha rischiato di essere centrato in pieno. Per fortuna la macchina ha colpito solo la ruota anteriore della bicicletta del corridore, che è caduto ma non ha riportato gravi conseguenze, ma solo delle contusioni ad un ginocchio.

Gli altri ciclisti che seguivano Da Rosa sono riusciti a fermarsi in tempo e non sono stati coinvolti nell’incidente.

Corsa fermata dalla protesta dei corridori

Questo incredibile e pericoloso episodio ha portato all’annullamento dell’ultima tappa della Volta de Guarulhos.

Certificata la totale assenza di sicurezza i corridori si sono infatti fermati, hanno lasciato le loro biciclette in mezzo alla strada in segno di protesta e si sono rifiutati di continuare la tappa.

A fomentare la reazione degli atleti è stato l’atteggiamento tenuto dagli agenti responsabili della sicurezza e della chiusura delle strade interessate al passaggio della corsa, che avrebbero lasciato circolare tranquillamente le macchine del normale traffico urbano.

Nel video che ha testimoniato l’incidente a Da Rosa si vede infatti un agente posizionato in prossimità della rotonda incriminata, che anziché bloccare la macchina sta guardando il suo smartphone senza preoccuparsi di quanto sta accadendo, neppure quando il corridore rischia di essere investito in pieno.