Continua senza sosta l’interminabile sequenza di incidenti a danni dei ciclisti sulle strade italiane. Nella giornata di ieri due atlete della nazionale sono state investite in due diversi incidenti. Nella zona dell’Alto Garda Letizia Paternoster ha riportato una frattura al polso dopo essere stata colpita da un automobilista che si è giustificato dicendo di non aver visto la ragazza trentina. Nella stessa mattinata in Piemonte la stessa sorte è toccata a Vittoria Bussi, la primatista dell’ora. La 32enne romana è stata investita a Torino, ma per fortuna dopo i timori iniziali se l’è cavata senza riportare nessuna frattura.

Bussi: ‘Non ne posso più di queste strade’

Vittoria Bussi è una ciclista con una storia del tutto speciale alle spalle, con una laurea in matematica e le prime pedalate date quando aveva già 25 anni. Dopo aver provato l’avventura del professionismo con un paio di squadre di club ha optato per una scelta molto personale, dedicandosi unicamente alle gare a cronometro per valorizzare la sua forza e mascherare gli evidenti limiti tecnici. Questo progetto l’ha portata a dare l’assalto al record dell’ora, stabilendo il nuovo primato il 13 settembre del 2018. La Bussi ha anche vestito la maglia della nazionale ad Europei e Mondiali.

Ieri la ciclista romana si stava allenando a Torino, sotto la pioggia.

Una macchina le ha tagliato la strada buttandola a terra e inizialmente si era temuto per una possibile frattura della clavicola, l'infortunio più ricorrente nel Ciclismo. Per fortuna gli esami a cui la primatista dell’ora si è sottoposta hanno escluso ogni frattura. Alla Bussi è rimasta l’amarezza e la rabbia per questo incidente e per una situazione che è sempre più all’insegna del pericolo per i ciclisti.

“Non ne posso più di queste strade” ha dichiarato l’atleta della nazionale a Corriere.it.

Niente procedimento per lesioni stradali

Anche le notizie sulle condizioni dell’altra azzurra investita ieri, Letizia Paternoster, sono piuttosto rassicuranti. La campionessa trentina è stata centrata da una macchina mentre affrontava una rotatoria nella zona dell’Alto Garda.

La Paternoster era su una city bike e stava raggiungendo la palestra per un allenamento. Nell’impatto ha riportato una frattura al polso e un trauma facciale, con una prognosi di 30 giorni. Proprio in virtù di questo referto medico non si è proceduto per lesioni stradali nei confronti dell’automobilista che l’ha investita, visto che la prognosi è inferiore rispetto ai 40 giorni richiesti.

“Ogni cosa è accaduta così in fretta. Non ho avuto il tempo di capire cosa stava succedendo. Ho messo giù le mani per attutire la caduta” ha dichiarato la Paternoster, che era appena rientrata da una vacanza a Zanzibar e stava riprendendo la preparazione in palestra in vista della stagione che la porterà alle Olimpiadi di Tokyo.

Il percorso di avvicinamento alle gare non è comunque compromesso da questo infortunio. Alla Paternoster è stato applicato un gesso particolare che le permetterà di allenarsi indoor in attesa di tornare sulla strada.