Mauro Santambrogio non vuole proprio farsi mancare niente nella sua tribolata carriera. Lasciato il ciclismo professionistico dopo aver subito due squalifiche per altrettanti caso di doping, l’ex corridore di BMC e Vino Fantini si è dedicato ad una nuova attività di preparatore atletico. Santambrogio deve però aver subito il richiamo delle corse visto che quest’anno ha voluto riprendere a gareggiare in un nuovo tipo di competizioni, quelle riservate alle biciclette a scatto fisso. Anche qui però il comasco è subito inciampato in un errore che gli è costato una squalifica di tre mesi.

Santambrogio, vittorie e squalifiche

Mauro Santambrogio era arrivato al Ciclismo professionistico nel 2004 con ottime credenziali, atteso come un possibile campione per le grandi classiche. I primi anni con la LPR non erano però stati molto positivi e il corridore comasco aveva dovuto attendere la stagione 2009, in maglia Lampre, per cominciare a far splendere il proprio talento vincendo la Tre Valli Varesine e arrivando secondo alla Coppa Agostoni. Dopo un triennio di buon livello ma senza acuti in casa BMC, Santambrogio era passato alla Vini Fantini nel 2013, la stagione che lo ha visto esplodere ad altissimi livelli tra le classiche di primavera e il Giro d’Italia. il comasco riuscì a vincere una tappa alla corsa rosa, quella di Jafferau arrivando insieme a Nibali e finendo al nono posto in classifica generale.

Appena dopo la conclusione del Giro arrivò però la notizia della sua positività all’Epo, con conseguente lunga squalifica.

Santambrogio tentò poi di tornare a correre nel 2015 con la Amore e Vita, ma fu nuovamente fermato per una positività al testosterone prima ancora di cominciare a correre ufficialmente. Arrivata una seconda squalifica l’ex corridore della Vini Fantini aveva iniziato una nuova attività di preparatore atletico annunciando l’addio definitivo alle corse.

Tre mesi di squalifica

Quest’anno però Santambrogio è tornato a gareggiare, non nel ciclismo professionistico su strada, ma nelle corse per bici a scatto fisso. Si tratta di competizioni riservate a biciclette particolari, con un solo rapporto e senza il meccanismo di ruota libera. Il 35enne comasco ha cominciato a cimentarsi in queste gare conquistando anche dei successi, ma la sua nuova carriera si è interrotta con una terza squalifica.

Santambrogio si è infatti iscritto nello scorso giugno al Campionato italiano scatto fisso di Ostia con una tessera non ancora validata. Come se non bastasse l’ex corridore ha inoltrato la sua domanda di tesseramento alla FCI dichiarando di non essere mai stato sanzionato o squalificato per doping, una condizione necessaria perché la sua richiesta fosse accettata. Il tentativo di aggirare le regole è stato scoperto e Santambrogio è stato così nuovamente squalificato per altri tre mesi e multato di 500 euro.