Primoz Roglic ha chiuso la stagione 2019 del Ciclismo da numero uno delle classifiche UCI. Il corridore sloveno ha compiuto l’ultimo salto di qualità per completare la sua originale traiettoria sportiva, iniziata dal salto con gli sci, diventando un vero campione da grandi giri nel ciclismo. Roglic è stato grande protagonista sia al Giro d’Italia che alla Vuelta Espana, ma alla corsa rosa non è riuscito a centrare il risultato pieno dopo aver dominato la prima metà della gara. L’esperienza maturata al Giro gli è però tornata utile alla Vuelta, dove ha spadroneggiato conquistando il successo finale.
Roglic: ‘Dalla 13^ tappa in poi non sentivo più la fame’
Roglic ha riannodato i ricordi e i risultati di questa stagione eccezionale che lo ha visto concludere da numero uno al mondo e vincitore della Vuelta Espana, della Tirreno Adriatico e del Giro di Romandia. Il corridore della Jumbo Visma ha raccontato però che la corsa di cui va maggiormente fiero non è una delle tante vinte, ma il Giro d’Italia che ha concluso al terzo posto. “Sono più orgoglioso di quel terzo posto piuttosto che della vittoria alla Vuelta. Finire sul podio al Giro dopo tutti i problemi che abbiamo avuto come squadra è stato un risultato più grande. Ho dovuto combattere di più” ha dichiarato Roglic a Cyclingnews.
Il corridore della Jumbo Visma ha svelato di aver dovuto superare dei problemi fisici nella seconda fase del Giro d’Italia e che questo ha determinato il suo calo di prestazioni.
“Non stavo bene, ho avuto dei problemi di stomaco. Questo è stato il problema principale e abbiamo imparato molto anche su come dovevo mangiare. Dalla 13° tappa in poi non sentivo più la fame” ha raccontato il campione sloveno.
‘Ho imparato molto al Giro’
Come già accaduto nella stagione precedente a Simon Yates, dominatore della prima parte del Giro e poi sconfitto nel finale, Primoz Roglic ha trovato subito la sua rivincita alla Vuelta Espana.
Lo sloveno è arrivato all'ultimo grande giro della stagione sorretto da una squadra più forte, ma anche con l’esperienza accumulata alla corsa rosa. Il capitano della Jumbo Visma è stato regolare e concreto, ha indossato la maglia di leader a metà corsa e non l’ha più mollata tenendo la leadership con grande sicurezza. “Ho imparato molto al Giro” ha confermato Roglic.
“Era il primo grande giro a cui arrivavo come leader, non era un segreto che puntavo a vincere, ma non è stato facile sia per me che per la squadra. Penso che abbiamo imparato subito molte cose e abbiamo usate quelle esperienze nelle corse successive. Ogni giorno, in ogni tappa impari sulla corsa e sulla tattica e cerchi sempre di migliorare dai brutti momenti che passi” ha dichiarato Roglic.