L'Atp Cup è sempre più il torneo di Nick Kyrgios che sta letteralmente trascinando l'Australia con i suoi numeri d'alta scuola tennistica. Dopo aver passato il primo turno in cui certamente spicca il match contro la Grecia caratterizzato dalla splendida e vittoriosa battaglia contro Stefanos Tsitsipas, Kyrgios trascina la truppa ''aussie'' in semifinale grazie al successo sulla Gran Bretagna. Va detto che non è stato un passaggio sul velluto per la rappresentativa oceanica che ha prevalso 2-1 su quella europea con il punto decisivo arrivato dal doppio, ma lo scatenato Nick non perde davvero un colpo ed è lui l'uomo in più di questo team.
Australia che sogna dunque di sollevare un trofeo internazionale: stiamo parlando di una nazionale che vanta 28 successi in Coppa Davis, ma non mette le mani sulla prestigiosa ''insalatiera'' dal 2003. Ci si augura dunque che la prima edizione dell'Atp Cup giocata in casa, torneo a tutti gli effetti ''gemello'' di quello storico, possa avviare l'inizio di un nuovo ciclo. Con meno clamore, ma con un passo decisamente regolare, si qualifica alle semifinali anche la Russia di Daniil Medvedev, team decisamente ad immagine e somiglianza del suo giovane alfiere.
De Minaur si complica la vita, ma c'è Kyrgios
La sfida contro la Gran Bretagna sembrava decisamente in discesa per l'Australia, dopo che Kyrgios aveva ''impallinato'' con un doppio 6-2 il malcapitato Cameron Norrie.
A complicare le cose è però arrivata l'inattesa sconfitta di Alex De Minaur al cospetto di Dan Evans al termine di un match durato quasi tre ore e mezza e vinto 7-6 4-6 7-6 dal britannico. Viva preoccupazione per il pubblico australiano e grandi speranze, nel contempo, sul doppio composto dagli stessi Kyrgios e De Minaur anche se sull'altro versante c'erano due specialisti come Jamie Murray e Joe Salisbury.
Battaglia è stata, come previsto, con la coppia d'oltre Manica che si è aggiudicata 6-3 il primo parziale e la premiata ditta 'Nick-Alex' a restituire il favore con identico punteggio nel secondo. Vietato ai deboli di cuore il long tie-break che ha deciso il confronto in cui i britannici hanno fallito tre match-point di cui uno a dir poco incredibile: nella circostanza, infatti, Jamie Murray ha spedito lunga una volée in campo aperto.
Non da meno le emozioni contrastanti sul versante australiano dove i match point falliti sono stati ben quattro, al quinto però il passante di rovescio di Kyrgios ha fatto esplodere gli spalti chiudendo la contesa sul 18-16. Per l'Australia adesso ci potrebbe essere la sfida sognata con la Spagna: gli iberici affronteranno domani il Belgio ed il pronostico sembra scontato, a meno di cataclismi tennistici. Per Kyrgios, dunque, ci sarebbe la sfida in semifinale contro Rafa Nadal: i due non si amano molto ed hanno sempre dato vita a partite intense, giocate a denti stretti, l'ultima delle quali decisamente spettacolare a Wimbledon. Su 7 sfide, Kyrgios ha battuto 3 volte l'attuale numero uno del mondo e, pertanto, Rafa sa bene cosa lo aspetta in caso (molto probabile) di passaggio del turno contro il Belgio.
Khachanov-Medvedev e la Russia va come un treno
Se la sfida tra Australia e Gran Bretagna ha regalato emozioni e ''colpi di scena'', la Russia non ha avuto troppi patemi a far fuori l'Argentina e centrare la semifinale dove affronterà la vincente tra la Serbia di Novak Djokovic ed il Canada dei giovani talenti, Felix Auger-Aliassime e Denis Shapovalov. Nel match dei quarti di finale non è stato necessario il doppio, anche se Daniil Medvedev ha dovuto impiegare tre set (6-4 4-6 6-3) per aver ragione di Diego Schwartzman. Il successo di Khachanov su Pella con lo score di 6-2 7-6 ha spalancato ai russi le porte di una meritata semifinale.