Vincenzo Torti, presidente del Club Alpino Italiano scrive una lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte con l'obiettivo di avere chiarimenti sulla fase 2 che prende il via lunedì prossimo 4 maggio.

Torti scrive che, fino dalle prime disposizioni per fronteggiare l'emergenza sanitaria, il Cai e tutti i soci si sono astenuti da ogni tipo di attività in montagna. Ora, a distanza di quasi due mesi da quei primi provvedimenti, Torti sottolinea che si sono ricreate aspettative per potere tornare a fate uscite ovviamente nel rispetto delle misure di sicurezza a partire dal divieto di assembramento.

Torti a Conte: 'Abbiamo voglia di tornare a prenderci cura dei sentieri di montagna'

Torti prosegue nella sua missiva, indicando il desiderio di tante persone di tornare a frequentare le terre alte, di prendersi cura dei sentieri di montagna e dei rifugi. Perchè, 'le montagne hanno bisogno di noi come noi abbiamo bisogno di loro'.

Il numero 1 del Cai evidenzia la consapevolezza che la priorità è la tutela della salute pubblica, ma chiede che siano date delle indicazioni uniformi alle persone che amano frequentare le montagne. Per non avere diverse interpretazioni o problematiche che possono portare anche a sanzioni Torti ha interpellato il premier principalmente su quattro aspetti su cui sono stati chiesti chiarimenti.

Torti: 'Alpinismo ed escursionismo sono attività che giustificano uno spostamento?'

Visto che non sono consentite attività ludiche all'aperto ma solo lo svolgimento di attività motoria, Torti chiede se alpinismo e escursionismo sono attività ludico ricreative oppure sportivo motorie. E nel caso rientrino nella seconda categoria se queste sono giustificazione sufficiente per uno spostamento in ambito regionale.

La seconda domanda è sui Rifugi Alpini e se le attività di ristorazione presenti possano essere considerate tra quelle in cui si possa fare ristorazione con asporto. Fatto importante anche legato alla possibilità dei gestori di recarsi per fare lavori di manutenzione.

Il terzo interrogativo verte sulla manutenzione di migliaia di chilometri di sentieri svolta in modo continuativo nel corso degli anni dai volontari del Cai.

Torti chiede se questa attività, vista l'utilità sociale per il passaggio in sicurezza di tanti utenti, sia una attività consentita oppure no. E in caso negativo di inserirla nel prossimo provvedimento tra quelle possibili. Infine Torti chiede se, per gli spostamenti consentiti, ci si possa muovere liberamente nel territorio regionale.

'Sono indicazioni fondamentali - conclude Torti - il Cai si pone in modo costruttivo nel rapporto col Governo'. Il desiderio del Club Alpino Italiano, come quello di tanti appassionati di escursioni, arrampicatori, appassionati di mountain bike è quello di tornare a una ripresa delle attività garantendo quell'indispensabile distanziamento sociale necessario in questa fase.