Lo stop della stagione del Ciclismo professionistico e il lungo periodo di confinamento casalingo ha costretto i corridori a dedicarsi all’allenamento sui rulli, una pratica non molto amata ma indispensabile in questo periodo. Qualcuno, come Giulio Ciccone, non si è limitato a qualche breve sessione di allenamento per mantenere una discreta condizione di forma, ma si è voluto dare degli obiettivi molto ambiziosi anche nelle sue pedalate indoor. L’abruzzese della Trek Segafredo ha affrontato e superato una sfida durissima, riuscendo a scalare un dislivello di oltre diecimila metri in un’unica sessione durata più di undici minuti.

Giulio Ciccone, obiettivo Everest

Per Giulio Ciccone la stagione 2020, quella della conferma dopo il grande impatto lasciato al suo esordio nel World Tour, era iniziata alla grande con il successo nel Trofeo Laigueglia. L’abruzzese ha poi gareggiato all’UAE Tour, la corsa in cui il ciclismo ha cominciato a fare i conti con l’emergenza sanitaria che ha bloccato la stagione di lì a poco. Da allora lo scalatore della Trek è tornato a casa e per trovare delle motivazioni extra in questo periodo così difficile ha deciso di affrontare una sfida davvero impegnativa pedalando sui rulli.

Ciccone ha impostato il suo mirino virtuale sull’Everest, la montagna più alta del mondo e i suoi 8848 metri di altitudine.

Il vincitore del Laigueglia ha progettato di scalare questo dislivello in una singola sessione di allenamento sui rulli sfruttando Zwift, la piattaforma di ciclismo virtuale che sta raccogliendo grandi consensi dai pedalatori di tutto il mondo in questo periodo di confinamento casalingo. Nonostante la grande fatica il ciclista abruzzese è riuscito ad andare ben oltre l’obiettivo fissato.

Ciccone ha scalato per ben dieci volte l’Alpe di Zwift, la ricostruzione virtuale dell’Alpe d’Huez, mettendo insieme così la bellezza di 10.392 metri di dislivello in 11 ore e 19 minuti di pedalata.

‘Non pensavo di riuscirci sui rulli’

Conclusa la sua fatica, Giulio Ciccone ha raccontato alla Gazzetta dello Sport quanto sia stato estremo questo sforzo.

“Sono consumato, finito, i minuti precisi non me li ricordo neppure. Ho perso 2.1 chili e consumato circa 9.000 calorie. Avevo in testa da tempo una corsa così, ma pensavo di farla su strada. mai avrei immaginato di poterci riuscire sui rulli” ha dichiarato il corridore abruzzese.

Ciccone ha raccontato di apprezzare la combinazione tra le nuove tecnologie e il ciclismo, soprattutto in questo periodo di isolamento forzato, ma che “la realtà virtuale resta tale. Il ciclismo è un’altra cosa. Non sono neanche comparabili” ha sottolineato lo scalatore della Trek augurandosi che “a maggio si possa riprendere”.