La presentazione da parte dell’Uci di una prima bozza di calendario per far ripartire la stagione del Ciclismo, bloccata dall’emergenza sanitaria, ha ridato un po’ di entusiasmo ai corridori. Tra i tanti che hanno accolto con sollievo questa notizia spicca anche qualche voce un po’ fuori dal coro. Tom Dumoulin ha mostrato molti dubbi sulla possibilità di puntare al Tour de France senza poter prima svolgere una preparazione adeguata. Il campione olandese ha sottolineato come alcuni corridori sarebbero favoriti da questa situazione particolare e che lui potrebbe cambiare obiettivi in vista della corsa francese.

Tom Dumoulin: ‘Un grande giro richiede una preparazione specifica’

Dumoulin sta vivendo questo periodo così particolare in Belgio, dove si è trasferito da tempo. Le norme in vigore nel paese permettono al campione olandese di allenarsi su strada, seppure in solitudine. Il vincitore del Giro d’Italia 2017 vede però una differenza di opportunità rispetto ad altri corridori nel percorso di avvicinamento alla ripresa della stagione, e crede che questo potrebbe non consentirgli di essere competitivo.

“Se non posso fare un ritiro in altura non riesco a vedermi vincere il Tour de France. Fare un grande giro per puntare alla classifica generale richiede una preparazione specifica e in particolare un periodo di allenamenti in altura”, ha dichiarato Tom Dumoulin a Cyclingnews ipotizzando un cambio di obiettivi rispetto al suo programma originario che prevedeva di puntare tutto sul Tour de France.

“Se non sarà permesso andare in altura in estate probabilmente farò il Tour ma forse con una mentalità diversa e con obiettivi diversi”, ha spiegato l’ex iridato a cronometro.

‘Io non posso fare lunghe salite’

Tom Dumoulin ha spiegato di sentirsi svantaggiato rispetto a quei corridori che vivono in altura e che potranno allenarsi al meglio nelle prossime settimane, mentre permanendo la difficoltà nei lunghi viaggi lui sarà obbligato a pedalare a bassa quota.

“Ci sono alcuni ciclisti che vivono ad Andorra. Al momento non possono uscire di casa, ma probabilmente da maggio o giugno potranno farlo di nuovo. Vedremo come si evolverà, ma se potranno uscire da maggio allora avranno sicuramente una buona preparazione perché potranno allenarsi in montagna, in quota. In realtà faranno una preparazione ideale per il Tour de France”, ha dichiarato Dumoulin, che oltre alla quota lamenta anche l’impossibilità di trovare un terreno adatto a simulare i percorsi dei grandi giri. “Io sono in Belgio, a livello del mare, non posso fare delle lunghe salite. Sarebbe una differenza completa nella preparazione per il Tour”, ha continuato Dumoulin.