Fabio Aru sta pedalando con grande energia verso il ritorno all’attività agonistica. Lo scalatore sardo, reduce da due stagioni fallimentari e segnate da diversi problemi fisici, doveva dare delle risposte decisive in questo 2020 per non far arenare definitivamente la sua carriera, ma è stato costretto a riprogrammare tutto ancora una volta dopo lo stop imposto dall’emergenza sanitaria. Aru ha fatto in tempo a correre una sola gara prima dell’interruzione dell’attività, il Giro di Colombia di metà febbraio, per poi rientrare nella sua casa in Svizzera.

Aru: ‘Tanta voglia di tornare ad altissimi livelli’

Da allora Aru ha potuto continuare ad allenarsi grazie alle norme emanate dalla Svizzera, dove non è stata impedita l’attività in bici all’aperto, e nelle poche interviste e apparizioni social che si è concesso in questo periodo è apparso più sereno e rilassato rispetto al recente passato. Anche grazie alla nascita della prima figlia, lo scalatore sardo sembra aver superato il momento più critico della sua carriera. Dopo il passaggio dalla Astana alla UAE Emirates nell’inverno tra il 2017 e il 2018, un colpo di mercato messo a segno con un ingaggio sontuoso e aspettative stellari, Aru è sprofondato in una crisi infinita. Ha deluso completamente al Giro 2018 e poi tra problemi fisici e cadute non è più riuscito a rialzarsi.

Il motivo di questa involuzione è stato trovato nella primavera 2019, quando è stato sottoposto ad un intervento per risolvere un’occlusione dell’arteria iliaca. Quello è stato per Fabio Aru un periodo pieno di timori e di dubbi, come ha raccontato ora in un’intervista rilasciata a Rai Sport.

“Ho avuto paura di non poter più tornare a correre, logicamente ci sono stati dei momenti in cui ho avuto veramente tanta paura” ha dichiarato l’ex Campione d’Italia, che però dopo quell’intervento è tornato in sella più velocemente del previsto, tanto da essere al via, con risultati alterni, sia del Tour che della Vuelta nel prosieguo della stagione passata.

“Le difficoltà si superano nello sport come nella vita, la voglia di tornare ad altissimi livelli è tanta e questo mi ha spinto a lavorare duro nonostante in questi ultimi due anni abbia raccolto niente” ha aggiunto il vincitore della Vuelta 2015.

Ciclismo, probabile presenza al Tour per Aru

Fabio Aru ha parlato anche dei programmi che seguirà in questo 2020 così particolare in cui in poche corse si giocherà il suo rilancio ad alti livelli per dovrà dare un indirizzo preciso alla seconda parte della sua carriera.

Il suo calendario personale non è ancora stato presentato ufficialmente, ma è ormai molto probabile la partecipazione al Tour de France e il forfait al Giro d’Italia, seguendo il progetto già preparato prima della sospensione della stagione. “Ci sono delle probabilità che io possa partecipare quest’anno al Tour de France, manca ancora l’ufficialità, bisognerà aspettare ancora qualche giorno per vedere quale sarà il mio programma” ha confermato Fabio Aru.