Lance Armstrong fa sempre parlare di sé. Domenica sera negli Stati Uniti è stata trasmessa su Espn la prima puntata di Lance, documentario-intervista sulla vita e sulla carriera dell'ex ciclista americano. In attesa della seconda puntata, programmata per domenica prossima, il suo intervento ha suscitato una serie di reazioni. Filippo Simeoni, corridore italiano che nel corso della sua carriera ha avuto più di un problema con il texano, si è soffermato sull'attuale rapporto con l'ex campione in un'intervista a Il Giornale affermando che anche a chi ha sbagliato merita una seconda possibilità.

Simeoni e il rapporto conflittuale con Armstrong

Nell'intervista a Il Giornale, Simeoni ha raccontato che i problemi con Armstrong iniziarono nel 2002 quando testimoniò contro il dottor Ferrari ammettendo di aver fatto uso di Epo: "Pagai con due anni di squalifica. L'americano, che da anni lavorava con Ferrari, non la prese bene e mi accusò di essere un mentitore" - ha spiegato Simeoni. Quest'ultimo, inoltre, ha detto di essere stato querelato e bullizzato da Armstrong. La situazione ebbe un clamoroso risvolto durante il Tour del 2004 quando durante una tappa con Simeoni in fuga fu lo stesso Armstrong ad andarlo a riprendere.

"Mi bullizzò, mi volle dare un'umiliazione pubblica e ci riuscì" - ha aggiunto il quarantottenne di Desio.

Il faccia a faccia con l'americano e la riappacificazione

Da quei giorni però le cose sono cambiate in modo radicale perché Armstrong ha chiamato personalmente Simeoni ed è volato dal Texas in Italia per parlare e chiarirsi con lui. Il campione d'Italia 2008 ha raccontato che l'incontro è durato più di un'ora: "Le sue sono state scuse sincere e sentite" - ha precisato nell'intervista rilasciata a Il Giornale. Dall'altra parte il quarantottenne ha detto all'americano quanto quel suo gesto al Tour gli avesse provocato rabbia e dolore. Per Simeoni solo chi faceva parte dell'ambiente del Ciclismo aveva la dimensione della straripante potenza fisica di Armstrong.

"Aveva un gran fisico ma anche una grande testa che faceva la differenza anche se per ottenere determinati risultati ha anche commesso errori gravi".

Simeoni è tornato sull'incontro con il texano ed ha riferito che sarebbe favorevole ad un suo rientro nel mondo del ciclismo. "Si tratta un uomo che ha sbagliato ed ha pagato ma ora si può voltare pagina. Il suo ritorno potrebbe portare molto al mondo del ciclismo ed una seconda chance la si deve dare a chiunque".

Per Simeoni, infine, chiunque ha corso in bicicletta sa che i sette Tour che gli sono stati tolti li ha vinti lui. "Li avrebbe portati a casa anche senza l'uso di sostanze dopanti".