Lance Armstrong, ex campione di Ciclismo, si racconta senza filtri in un documentario trasmesso da Espn che, negli Stati Uniti, ha mandato in onda domenica 24 maggio la prima delle puntate previste di 'Lance'. Il doping, l'uso di Epo, il possibile legame tra sostanze assunte e il cancro, episodi di vita vissuta nella sua carriera e anche i maltrattamenti subiti da parte del patrigno hanno caratterizzato l'intervista. Aperta da una promessa alla intervistatrice Marina Zenovich: 'Non mentirò, racconterò la mia verità'.
Armstrong: 'Non posso escludere il legame tra sostanze assunte e cancro'
Armstrong ha rivelato, come era già uscito nelle anticipazioni della scorsa settimana, di avere iniziato a doparsi a 21 anni. Era il cortisone la sostanza assunta dal ciclista che ha vinto sette Tour de France dal 1999 al 2005 e che sono stati cancellati a tavolino dalla squalifica a vita del 2012. La prima puntata del documentario però è stata principalmente incentrata sul periodo caratterizzato dal cancro ai testicoli, diagnosticato nel 1996. Armstrong ha detto di non sapere con certezza se ci sia un legame tra doping e cancro ma di non potere escluderlo. Ha aggiunto che l'unica volta che ha usato l'ormone della crescita è stato nel 1996 e quella coincidenza dubbi gliene ha lasciati.
Frase che susciterà molte prese di posizione contrarie anche sull'Epo definita meno pericolosa di altre sostanze.
Armstrong racconta di un pranzo offerto a ragazzi che lo insultavano per strada
Nella puntata anche il racconto della propria infanzia segnata dall'assenza di un padre. Ha raccontato la violenza di un patrigno che lo colpiva anche per un cassetto lasciato aperto.
Altro aneddoto che creerà di certo discussioni, è quando ha raccontato di avere infranto le regole a 15 anni realizzando un certificato anagrafico falso per prendere parte a una gara di triathlon per la cui partecipazione servivano 16 anni.
Infine, tra i momenti più significativi, il racconto di un aneddoto particolare nel quale racconta di avere pagato il pranzo ad alcune persone che lo avevano appena insultato.
Armstrong racconta che si trovava in una casa in affitto quando, di fronte a un bar, venne riconosciuto da un gruppo di ragazzi che si erano avvicinati, insultandolo. Armstrong afferma di essere rimasto molto arrabbiato per l'episodio e di avere avuto l'idea, per un momento, di avvicinarsi ai ragazzi e prenderli a pugni.
Racconta, invece, di essere andato dentro al bar e avere fornito ai gestori il numero della propria carta di credito. Non si è preoccupato di quanto stessero mangiando o bevendo - ha raccontato Armstrong - aggiungendo di avere chiesto alla titolare di riferire ai ragazzi che 'Lance si è preoccupato di tutto e vi manda il suo amore'.