La situazione del Tennis internazionale resta un grosso punto interrogativo. Ad oggi, oltre gli Australian Open che si sono regolarmente disputati a gennaio, soltanto Wimbledon ha annunciato ufficialmente la cancellazione dando appuntamento al 2021. Dopo lo spostamento del Roland Garros alla fine di settembre, il prossimo Slam in calendario sono diventati i US Open che dovrebbero iniziare il 24 agosto, ma i problemi sono tanti se consideriamo che il torneo si tiene a New York, tra le città più colpite al mondo dall'emergenza sanitaria. Negli Usa si è insediato un comitato tecnico-scientifico, avrà il compito di verificare se ci sono le condizioni di sicurezza per fare disputare regolarmente il torneo nella sua storica sede.

Inutile dire che tutto resta in bilico e l'unica nota positiva è l'apertura all'ingresso dei tennisti stranieri, notizia trapelata nella giornata del 24 maggio. "Gli eventi sportivi professionistici sortiscono effetti positivi sull’economia nazionale, nonostante le limitazioni per il pubblico - ha dichiarato il segretario per la sicurezza nazionale Chad Wolf - e gli americani hanno bisogno di sport. Dunque è tempo di riaprire l’economia ed è tempo di rimettere al lavoro i nostri atleti professionisti". Entro metà di giugno, il comitato prenderà una decisione definitiva. Nel contempo in Francia, considerato lo spostamento del Roland Garros tra la fine di settembre e i primi di ottobre, si aspettano le notizie ufficiali che arriveranno da Flushing Meadows per prendere una decisione.

Forget: 'Gli interrogativi sono tanti, ma siamo ottimisti'

Non esiste ancora una data ufficiale per l'avvio del Roland Garros. Inizialmente, dopo la presa di coscienza che sarebbe stato impossibile giocare in questo mese di maggio come da calendario (lo stop di tutti i tornei è arrivato immediatamente dopo, la decisione della Federtennis di Parigi è stata parecchio criticata perché considerata autonoma dal resto del mondo del tennis), era stato ufficiosamente annunciato che si sarebbe giocato dal 20 settembre al 4 ottobre, ma sarebbe comunque troppo ravvicinato alla conclusione dei US Open (13 settembre da calendario) e l'intenzione sarebbe dunque quella di posticipare lo Slam sulla terra rossa almeno di un'altra settimana, salvo la decisione della Federazione americana di annullare il torneo.

"Ritengo probabile che il Roland Garros si disputi tra la fine di settembre e i primi di ottobre, per questo stiamo lavorando a stretto contatto con tutte le federazioni internazionali", ha dichiarato a Europe 1 il direttore de torneo, Guy Forget. C'è la consapevolezza che la situazione francese, al momento, sembra molto più serena rispetto a quella statunitense.

"Loro sono stati più colpiti dall'epidemia rispetto alla Francia e hanno anche notevoli questioni organizzative da risolvere, comunque faranno un annuncio a metà giugno". L'ottimismo di Forget va oltre, sperando anche nelle porte aperte. "Giusto essere ambiziosi e ottimisti, ma in questo caso dobbiamo adattarci a ciò che decide il governo". Esecutivo transalpino che ha vietato fino al prossimo agosto i raduni con più di 5.000 persone. "Vedremo come si evolverà la situazione", ha sottolineato Forget.