Due giorni dopo la ripresa dell’attività con la Strade Bianche, il Ciclismo professionistico ha continuato la sua marcia a ritmi forsennati per recuperare il maggior numero possibile di corse con la prova inedita del Gran Trittico Lombardo. La gara ha riunito idealmente Coppa Bernocchi, Coppa Agostoni e Tre Valli Varesine, tre classiche del ciclismo lombardo, in un’unica prova per venire incontro alle esigenze di questo periodo così particolare che impone protocolli e difficoltà non facilmente gestibili. Il Gran Trittico ha trovato purtroppo una giornata di brutto tempo, con temperature sotto i venti gradi e tantissima pioggia, ma ha regalato un bello spettacolo agonistico.

Vincenzo Nibali ha dato delle risposte confortanti dopo la caduta alla Strade Bianche, rendendo la corsa molto selettiva, ma alla fine è stata la Astana ad approfittare della situazione lanciando Gorza Izagirre al successo e Alex Aranburu al secondo posto.

Gran Trittico, fuga a cinque

Il Gran Trittico Lombardo si è svolto oggi su un percorso che ha riunito le città e i punti chiave della Coppa Bernocchi, della Coppa Agostoni e della Tre Valli Varesine. Dopo il via da Legnano, la corsa è transitata da Lissone, ha affrontato il Piccolo Stelvio ed è entrata nel circuito finale di Varese con le brevi salite di Montello e dei Ronchi.

Dopo qualche decina di chilometri si è formata al comando una fuga di cinque corridori: Risebeek (Alpecin), Kuzmin (Gazprom), Radice (Sangemini Trevigiani), Baldaccini (Colpack) e Hermans (Circus Wanty).

La corsa ha avuto una prima svolta con il peggioramento deciso delle condizioni meteo. La pioggia è caduta copiosa, a tratti con violenza, rendendo questo Gran Trittico Lombardo molto più selettivo del previsto.

Il gruppo ha via via recuperato i circa dieci minuti di svantaggio accumulati rispetto ai fuggitivi, con un’accelerata della CCC di Van Avermaet all’ingresso del circuito di Varese da ripetere per quattro volte, ma soprattutto un deciso cambio di ritmo imposto dalla Trek di Vincenzo Nibali.

Super Astana, Van Avermaet completa il podio

Dopo la caduta rimediata alla Strade Bianche, Vincenzo Nibali ha dato delle risposte molto convincenti in questo Gran Trittico Lombardo. Il campione della Trek ha fatto lavorare a fondo la squadra nel terzultimo giro, facendo poi entrare in azione Gianluca Brambilla che ha imposto una selezione molto netta. Ormai al termine del penultimo giro, sull’ascesa dei Ronchi, si è provocata un’ulteriore frattura in gruppo, lanciando una decina di corridori, tra cui Nibali, Kwiatkowski e Van Avermaet, che sono andati a riprendere Hermans e Risebeek, ultimi superstiti della fuga iniziale.

Qui la Astana, presente con Gorza Izagirre e Alex Aranburu, ha approfittato del fatto di essere una delle poche squadre con due corridori nell’esiguo gruppo di testa. Izagirre ha così attaccato dopo la salita di Montello, con Nibali che ha provato ad uscire all’inseguimento senza però trovare un’efficace collaborazione.

Il vantaggio del corridore della Astana è così salito velocemente, anche grazie alla presenza di Aranburu in posizione di stopper. Gorza Izagirre ha così centrato il successo, mentre il suo compagno di squadra si è preso il lusso di battere il campione olimpico Greg Van Avermaet per il secondo posto.

Kwiatkowski si è classificato quarto per una Ineos che era sembrata dapprima sacrificarlo in favore dei compagni di squadra Moscon e Narvaez, che però sono poi rimasti staccati. Nibali ha concluso al quinto posto, davanti a due giovani interessanti come Alessandro Covi e Nicola Bagioli.