Si è conclusa con il successo di Ivan Ramiro Sosa sulla salita di Lagunas de Neila l’edizione 2020 della Vuelta Burgos, la corsa a tappe spagnola che è stata la prima gara di alto livello del Ciclismo professionistico dopo lo stop causato dall’emergenza sanitaria.
La salita finale ha mostrato dei valori molto diversi rispetto a quelli espressi due giorni a Picon Blanco, l’altro arrivo in quota della corsa, ma con la costante di un Remco Evenepoel sempre fortissimo seppur oggi non straripante. Il giovane belga ha prima gestito gli attacchi di Mikel Landa, poi ha provato a imporre il suo attacco, ma si è trovato un po’ in difficoltà sul rilancio di Sosa che è andato a vincere.
Evenepoel ha però portato a casa senza problemi la sua maglia di leader della classifica generale aggiungendo anche la Vuelta Burgos al già ricco bottino di brevi corse a tappe messe in bacheca.
Clasificación General Final.#VueltaBurgos
Solo Landa por debajo del minuto y sorpresa la debacle de Bennett y Chaves que aupa a Joao Almeia al tercer puesto del podio. pic.twitter.com/HvOPvN43Ys
— Alpe__dHuezBT (@Alpe__dHuezBT) August 1, 2020
Vuelta Burgos, sei in fuga
L’ultima tappa della Vuelta Burgos ha proposto un arrivo classico della corsa spagnola, quello sulla salita di Lagunas de Neila, un’ascesa molto impegnativa di 4 km, ma preceduta senza pause dall’altra salita di Alto del Collado.
La corsa è partita con una fuga di sei corridori che ha contrassegnato le fasi iniziali e centrali.
A comporla sono stati Dani Navarro, Jon Nicolau, Angel Madrazo, Gotzon Martin, Delio Fernandez e Arjen Livyns. Il gruppo ha concesso alla fuga circa sei minuti di vantaggio, ma ha mostrato chiaramente l’intenzione di non voler perdere l’occasione di giocarsi il successo di quest’ultima tappa della Vuelta Burgos. Nella fase di avvicinamento alla salita finale la Bahrain McLaren ha imposto un ritmo molto sostenuto al gruppo, con la chiara intenzione di lanciare poi Mikel Landa all’attacco per vincere la tappa e cercare di ribaltare la classifica.
L’ultimo dei fuggitivi ad arrendersi è stato Angel Madrazo, con la Bahrain ancora in forcing fino all’inizio dell’ascesa conclusiva.
Landa prova, ma lo scatto giusto è di Sosa
Landa ha legittimato il lungo lavoro dei compagni con un paio di progressioni ben assestate, ma non è riuscito a concretizzare la situazione. Lo scalatore basco si è visto raggiungere da Esteban Chaves, Ivan Ramiro Sosa e Remco Evenepoel, apparso in piena gestione della sua maglia di leader della classifica generale.
Chaves è poi crollato nella seconda parte della scalata e dopo i tentativi di Landa è stato Evenepoel ad uscire dalla sua tattica difensiva per cercare l’affondo risolutivo. Il giovane belga non è però riuscito a fare la differenza come due giorni fa a Picon Blanco, anche per la reazione di un Landa oggi in grande giornata. I due si sono portati dietro Ivan Ramiro Sosa, che dopo una scalata attenta e al risparmio ha approfittato anche della sua posizione in classifica, molto lontano dal vertice, per puntare tutto sulla vittoria di tappa. Nelle ultime centinaia di metri lo scalatore colombiano è riuscito a piazzare un bello scatto con cui si è liberato di Landa ed Evenepoel, che nel finale ha un po’ sofferto.
5ª etapa | #VueltaBurgos
🥇 @ivansosacuervo del @TeamINEOS reina por 3ª vez en las rampas de Neila
💜 @EvenepoelRemco del @deceuninck_qst se adjudica la XLII @VueltaABurgos pic.twitter.com/BmlDp3nych
— Vuelta a Burgos (@VueltaABurgos) August 1, 2020
Sosa ha così firmato il successo di tappa con Landa a 9’’ ed Evenepoel subito dietro. Quarto l’altro portacolori della Deceuninck, il portoghese Almeida, mentre ha deluso Bennett, secondo in classifica alla partenza ed arrivato con un minuto e mezzo di ritardo.
La classifica generale della Vuelta Burgos ha confermato la vittoria di Remco Evenepoel, con Landa che sale sul podio al secondo posto a 30’’ e Almeida terzo a 1’12’’. A seguire Chaves, Bennett, Carapaz, Hermans, De la Cruz e Fabio Aru, al nono posto.