È sempre più dominante Arnaud Demare nelle volate del Giro d’Italia. Lo sprinter francese della Groupama FDJ si è preso la sua terza tappa personale sul traguardo di Brindisi dopo aver già vinto a Matera e a Villafranca Tirrena. Al termine di una corsa condotta a tutta velocità a causa delle incognite legate al fattore vento, il Campione di Francia ha esploso il suo sprint sul lungo rettilineo brindisino, con il solo Peter Sagan che è riuscito in qualche modo a limitare i danni chiudendo secondo in scia al vincitore. Il campione della Bora si è un po’ lamentato appena dopo l’arrivo alludendo allo spostamento di Demare, che ha iniziato la sua volata sulla sinistra della strada per poi procedere in diagonale, una mossa che la giuria non ha però sanzionato.

Giro, partenza a 55 all'ora

La settima tappa del Giro d’Italia, la Matera – Brindisi, si presentava come una delle più facili dell’intera corsa. Il percorso di appena 143 chilometri non presentava nessuna vera difficoltà altimetrica, preannunciando uno scontato arrivo in volata di gruppo. In realtà la corsa è stata molto più movimentata del previsto ed ha rischiato di sconvolgere anche la classifica generale. Il vento ha soffiato in maniera insistente nelle fasi iniziali e il gruppo ne ha approfittato per un’intensa battaglia che ha portato a percorrere ben 55 chilometri nella prima ora di corsa.

Il ritmo indiavolato e il forte vento laterale hanno spezzato il gruppo in più parti e anche Vincenzo Nibali è stato costretto a rincorrere per tornare sulla testa della corsa dove la maglia rosa Joao Almeida ha dato sfoggio di grande attitudine a questo genere di corse sorretto da una squadra forte ed esperta. Tra gli altri anche Domenico Pozzovivo e Simon Yates sono rimasti attardati, ma dopo qualche decina di chilometri il vento si è fatto meno rilevante e il gruppo al comando ha rallentato, favorendo così il rientro di tutti i corridori.

Volata super di Demare

La corsa è rimasta poi piuttosto nervosa per la sensazione di un possibile rinforzo del vento, che però non si è concretizzato. A spezzare nuovamente il gruppo ci ha pensato invece una caduta avvenuta sotto lo striscione dei 45 chilometri all’arrivo, che ha lasciato indietro numerosi corridori.

Il gruppo non ha però forzato l’andatura e dopo un po’ tutti sono riusciti nuovamente a rientrare. Il rito si è fatto poi forsennato per il gran finale, con la Groupama ben compatta attorno a Demare, il velocista del momento. Nel trenino della squadra francese si è inserito Davide Ballerini, che ha provato a lanciare lo sprint da lontano, ma ha finito per fare da punto d’appoggio per Demare, partito negli ultimi duecento metri con Peter Sagan a ruota.

Il francese si è spostato dal lato sinistro al centro della strada e poi vicino al lato destro, con Sagan in scia che non ha mai accennato al sorpasso. Per Demare si è così materializzato un sontuoso tris, anche se Sagan ha avuto delle proteste subito dopo l’arrivo nei suoi confronti.

Il tre volte iridato si è lamentato per la traiettoria in diagonale tenuta da Demare durante lo sprint, ma la giuria non è intervenuta confermando la regolarità della manovra e l’ordine d’arrivo. Al terzo posto, ben lontano, si è piazzato Matthews, quindi Swift e Hodeg, mentre gli attesi Viviani e Gaviria hanno deluso anche oggi finendo solo al decimo e undicesimo posto.

La classifica generale non è cambiata: Almeida è ancora in maglia rosa con 43’’ su Bilbao e 48’’ su Kelderman.