Il deciso peggioramento della situazione sul fronte sanitario, con l’aumento dei contagi da coronavirus registrato negli ultimi giorni, sta preoccupando anche l’organizzazione del Giro d’Italia. Per la prima volta il direttore della corsa rosa Mauro Vegni ha mostrato i suoi timori e i suoi dubbi sulle possibilità di continuare regolarmente la corsa nelle prossime due settimane fino al traguardo di Milano. La notizia della cancellazione della Parigi Roubaix, ma anche di altre gare come il Giro di Sardegna che si sarebbe dovuto svolgere a fine ottobre, hanno fatto crescere la preoccupazione per la sorte del Giro, che oggi è stato scosso anche dalla positività di Simon Yates.

Vegni: ‘Dovremmo attenerci ai decreti’

Il direttore del Giro d’Italia Mauro Vegni ha spiegato che il proseguimento della corsa dipenderà dai decreti che saranno emanati per contrastare la diffusione dei contagi. Il timore dell’organizzazione è che i numeri allarmanti di questi ultimi giorni possano portare a delle misure restrittive che renderebbero impossibile andare avanti, così come è successo alla Parigi Roubaix. La classica del pavè, che si sarebbe dovuta recuperare il 25 ottobre, è stata invece cancellata definitivamente su richiesta dei prefetti dei territori interessati. L’aumento dei contagi ha indirizzato anche all’organizzazione del Giro di Sardegna ad una sofferta decisione, lo spostamento all’inizio del 2021 della corsa programmata per fine ottobre.

Vegni si è detto preoccupato per questa parte di Giro d’Italia che manca da qui all’arrivo di Milano del 25 ottobre. “Se le autorità nazionali decidessero qualcosa allora dovremmo attenerci al loro decreto. Mi dispiace molto della cancellazione della Parigi Roubaix, perdiamo una delle classiche più importanti del Ciclismo, paragonabile forse solo alla Milano – Sanremo”, ha dichiarato il direttore del Giro d’Italia, aggiungendo che “la situazione lo preoccupa, il livello dei contagi sta aumentando e mancano ancora due settimane di Giro”.

‘Cerchiamo di mantenere una bolla attorno agli atleti’

Vegni ha poi spiegato che l’organizzazione del Giro d’Italia sta facendo tutto il possibile per garantire la prosecuzione della corsa nel rispetto dei protocolli sanitari, sostenendo e aiutando gli sforzi fatti anche dalle singole squadre e dai corridori. “Stiamo cercando di mantenere una bolla il più possibile intorno ai corridori”, ha dichiarato il direttore del Giro mandando un invito anche agli spettatori che attendono il passaggio della corsa sulle strade.

“Manteniamo le distanze, continuiamo a indossare le mascherine e superiamo questo momento di crisi”, ha aggiunto Vegni.

Nonostante i rigidi protocolli messi in atto dall’organizzazione e delle squadre stamani è arrivata la notizia di una positività di un corridore, il britannico Simon Yates del team Mitchelton Scott. Yates, che presenta dei lievi sintomi. Il corridore è stato subito isolato dal resto della squadra e osserverà un periodo di quarantena. Gli altri corridori sono stati testati e dopo il risultato negativo hanno avuto l’ok per continuare il loro Giro d’Italia.