E’ stato un Giro delle Fiandre di forti emozioni quello che si è corso ieri ed ha visto il successo di Mathieu van der Poel. Il fuoriclasse olandese ha avuto la meglio dello storico rivale Wout van Aert in un acceso ed equilibrato sprint finale, risolto per una manciata di centimetri. Ma la corsa è stata segnata anche da uno strano e pericoloso incidente occorso a Julian Alaphilippe. Il Campione del Mondo era al debutto nella classica fiamminga, ma nonostante l’inesperienza è stato protagonista di una prova esaltante. Il francese della Deceuninck ha innescato la fuga poi risultata vincente insieme a van der Poel e a van Aert, ma si è dovuto ritirare a causa di un contatto con una moto della giuria che lo ha fatto cadere.

Lefevere: ‘Le moto dovevano stare all’esterno’

Il clamoroso episodio che ha messo fuori corsa Julian Alaphilippe al Giro delle Fiandre è avvenuto a circa 35 chilometri dall’arrivo. Il Campione del Mondo aveva attaccato poco prima, nella discesa in pavè dello Steenbekdries, seguito subito da Mathieu van der Poel. Ai due si è poi aggiunto anche l’altro grande favorito della vigilia, Wout van Aert e il terzetto ha iniziato a guadagnare rapidamente spazio sugli inseguitori.

In una leggera piega a destra i battistrada si sono trovati davanti due moto che procedevano lentamente al limite interna della strada e quindi nella traiettoria ideale per i corridori. Van Aert, in prima posizione, ha schivato le moto, van der Poel che lo seguiva ha sterzato all’ultimo istante per evitare l’impatto, ma Alaphilippe non ha fatto in tempo a fare altrettanto, coperto anche dalla mole imponente dei compagni di fuga.

Il francese ha colpito il bauletto posteriore della moto ed è volato rovinosamente a terra. Il suo Giro delle Fiandre è finito così tra le urla di dolore e rabbia, e con una doppia frattura alla mano riscontrata più tardi in ospedale.

Il Team manager della Deceuninck Quickstep, Patrick Lefevere, è stato molto duro nel suo commento a questo episodio che ha rovinato il Fiandre del suo campione.

“Forse la moto Shimano è stata incaricata dal presidente della giuria di stare dietro ai primi corridori, ma quella dell’Uci non doveva essere lì. A proposito, quelle moto dovevano essere all’esterno, perché era una leggera svolta a destra. Un corridore cerca sempre il percorso più breve, quindi passa da lì” ha commentato Lefevere alla Tv belga Sporza.

‘Mi sarebbe piaciuto vederlo allo sprint’

Lefevere si è detto convinto delle grandi possibilità di vittoria che avrebbe avuto Alaphilippe in questo Giro delle Fiandre. “Era il più forte in corsa, mi sarebbe piaciuto vederlo allo sprint. Nella Milano – Sanremo ha perso di poco da van Aert, ma dopo aver dovuto cambiare la bicicletta per quattro volte” ha dichiarato il manager della squadra belga, a cui è stato chiesto se il suo corridore sia stato distratto nel momento dell’impatto perché stava parlando alla radiolina. “Non sono d’accordo con questo. Van der Poel ha quasi colpito quella moto e non stava parlando con nessuno. Quei motociclisti semplicemente non dovevano essere lì” ha concluso Lefevere.