L’approccio alle tappe alpine non ha portato quel cambio di scenario che Vincenzo Nibali aspettava nel suo Giro d’Italia. Dopo aver perso terreno nella cronometro di sabato a Valdobbiadene, il campione siciliano era particolarmente atteso alla prova dell’alta montagna nella tappa di ieri con arrivo in salita a Piancavallo. Il responso della montagna friulana non è stato però molto incoraggiante per Nibali, che si è staccato ad otto chilometri dalla vetta e ha raggiunto il traguardo con più di un minuto e mezzo di ritardo. Il capitano della Trek è sceso al settimo posto della classifica generale, ma al di là del risultato deludente, non ha avuto di che rammaricarsi per la sua prestazione personale.
Nibali: ‘Sunweb come la miglior Sky’
L’analisi di Vincenzo Nibali al termine di una tappa in cui è stato costretto a correre sempre sulla difensiva con l’unico obiettivo di limitare i danni, è stata chiara e semplice. Il due volte vincitore del Giro d’Italia non è riuscito a tenere il ritmo imposto da Kelderman e dalla sua Sunweb sulla salita finale, staccandosi a otto chilometri dall’arrivo e concludendo in un gruppetto comprendente anche Bilbao e Fuglsang.
Nibali ha spiegato di aver espresso dei valori di potenza molto alti sulla salita finale, e che sono stati gli altri a fare quel qualcosa in più che ha determinato il risultato finale. Il campione della Trek ha respinto la tesi di un Giro di scarso valore tecnico, portata da chi ha messo in risalto i ritiri di Thomas e Yates senza pensare al livello dei corridori della nuova generazione che si stanno prendendo la scena.
“Qui si va forte, e pensare che qualcuno fa passare il messaggio che il livello non sia alto” ha dichiarato Nibali aggiungendo che la Sunweb nella tappa di Piancavallo ha fatto un lavoro di eccezionale qualità. “Sono stati degni della migliore Sky dei tempi d’oro. Un trenino impressionante per il ritmo che hanno imposto” ha continuato il leader della Trek.
Per confermare l’analisi fatta Nibali ha paragonato la sua prestazione nella tappa di ieri con quella del Giro 2017 che proponeva la stessa salita a Piancavallo. “Kelderman si è confermato, pure Almeida ha tenuto bene. Io ho pagato, ma rispetto a tre anni fa a Piancavallo i miei dati e i miei tempi sono migliori” ha raccontato Nibali.
La realtà dei fatti deve essere accettata ma, allo stesso tempo, affrontata con la massima determinazione 👊
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The reality of the facts must be accepted but, at the same time, also faced with determination 💪#Giro 🦈 @giroditalia
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— Vincenzo Nibali (@vincenzonibali) October 18, 2020
Slongo: ‘La nostra forza è la costanza’
Nonostante questa situazione di classifica molto difficile, con un ritardo di tre minuti e mezzo dalla maglia rosa Joao Almeida, Nibali e il suo staff sono ancora convinti di avere delle opzioni interessanti nell’ultima settimana di Giro d’Italia che inizia da domani, martedì 20 ottobre, con la tappa di San Daniele del Friuli. L’ex Campione d’Italia ha sempre avuto un rendimento costante durante le tre settimane dei grandi giri, al contrario di altri corridori che spesso hanno dei cali, anche vistosi, con il passare delle tappe e soprattutto nell’ultima settimana di corsa.
La presenza nei piani alti della classifica generale di diversi corridori molto giovani, con poca esperienza e un bagaglio tecnico ancora da scoprire, può essere la chiave per tenere ancora aperta la porta ad un ribaltone, come ha spiegato Paolo Slongo, preparatore di Nibali. “Credo che noi non possiamo migliorare molto in termini di condizione, ma la nostra forza è sempre stata la costanza. Potrebbe succedere che altri peggiorano e che lui rimanga allo stesso livello. Il Giro è ancora aperto per i primi sette o otto corridori viste le tappe che ci aspettano” ha spiegato il tecnico della Trek.
Slongo ha confermato l’analisi del suo corridore a proposito delle prestazioni fornite nelle ultime tappe, in cui a dispetto di dati molto buoni il distacco in classifica è lievitato.
“Nella crono Vincenzo ha espresso circa la stessa potenza della crono di San Marino dello scorso anno o della bella crono della Vuelta 2017. Per la tappa di Piancavallo non posso dire i dati esatti, ma questo è stato uno dei migliori sforzi di venti minuti che ha fatto in questa stagione. Gli altri erano più forti, speriamo che si indeboliscano nell’ultima settimana” ha analizzato Slongo.
La classifica del Giro d'Italia dopo la tappa di Piancavallo pic.twitter.com/1QnhgE2Uom
— Alessandro Cheti (@girociclismo) October 18, 2020