Quando si dice grand'Italia e non è solo un modo di dire. I quarti del Roland Garros parleranno un po' di italiano in entrambi i tabelloni di singolare dopo le imprese di Jannik Sinner e Martina Trevisan che, battendo Zverev e Bertens conquistano il terzultimo turno dello Slam parigino.

Risultati davvero sorprendenti che, nel caso del 19enne di San Candido ne rafforzano il ruolo di 'predestinato', mentre la tennista fiorentina è davvero la grande rivelazione del torneo, insieme alla polacca Iga Swiatek che ha fatto fuori la grande favorita Simona Halep.

Si affronteranno per l'appunto nei quarti mentre per Sinner c'è la grande sfida che vale un esame di maturità contro Rafa Nadal.

La partita perfetta di Jannik Sinner

Alla fine Jannik Sinner non ci sorprende più e diamo ragione a Riccardo Piatti quando, dopo le prime poco convincenti prestazioni post-lockdown aveva semplicemente detto che il suo allievo aveva bisogno di giocare. Di partita in partita, prima a Roma e adesso al Roland Garros, al di là dei colpi di classe che gli sono ampiamente riconosciuti, il giovane altoatesino sta sfoderando la tranquillità di un veterano.

Sull'altro fronte del campo c'era Sascha Zverev, attuale numero 7 del ranking Atp e recente finalista ai Us Open dove è andato vicinissimo al colpaccio contro Dominic Thiem: sebbene nel corso degli ultimi anni il tedesco abbia mostrato una discontinuità di rendimento paradossale era comunque un grande avversario e, sicuramente, più esperto.

Lo score (6-3 6-3 4-6 6-3) parla però chiarissimo, al di là di ciò che si è visto alla court 'Suzanne Lenglen' dove i movimenti di Jannik hanno disorientato l'avversario fin dai primi scambi. Bravissimo l'italiano ad andare sul 3-1 nel primo set e ad annullare tre palle del controbreak a Zverev portando a tre i game di vantaggio. Gli è bastato conservarli fino alla fine per portare a casa il parziale, mentre il secondo si è mosso sulla falsariga del primo con Jannik solido in battuta e capace di accelerazioni improvvise davvero mal digerite dal tedesco. Avanti di due set, chiusi entrambi con lo score fotocopia di 6-3, Sinner subisce nel terzo parziale il ritorno del tedesco, riesce comunque a rimontare due giochi di svantaggio prima di cedere definitivamente sul 4 pari dando via libera a Zverev che chiude 6-4.

Il quarto set si è rivelato decisivo con Sinner tornato improvvisamente quello di inizio match capace di 'schernire', tennisticamente parlando, il suo rivale di giornata con diagonali, angoli geometrici e beffarde palle corte. Il 6-3 con il quale si è chiuso il parziale gli apre dunque le porte ai suoi primi quarti di finale di un torneo del Grande Slam e la sfida equivale al sogno di ogni giovane tennista sulle terra rossa: ha i connotati di Rafa Nadal. Lo spagnolo, anche oggi micidiale, ha lasciato appena quattro giochi in tre set a Sebastian Korda. Dunque riflettori puntati al 6 ottobre con la sfida fra Nadal e Sinner, comunque vada, sarà un successo.

Martina Trevisan avanza, mentre esce di scena Simona Halep

Il Tennis femminile ci sorprende da anni e la mancanza di vere dominatrici, dopo il calo inevitabile nel corso delle stagioni di Serena Williams, rende ogni appuntamento di difficile pronostico. A Parigi era favorita Simona Halep, ma la romena è andata incontro a un'incredibile disfatta al cospetto di Iga Swiatek che le ha concesso appena tre giochi in due set. Sarà dunque la 19enne di Varsavia, attuale numero 54 del ranking Wta, l'avversaria dell'altra rivelazione del torneo, la nostra Martina Trevisan. Per la tennista fiorentina sovvertire i pronostici è ormai un mestiere, non era favorita contro Cori Gauff, né tanto meno con Maria Sakkari, ma le ha eliminate entrambe.

Il terzo 'scalpo' illustre è quello di Kiki Bertens, decisamente sorpresa dal tennis fresco e battagliero della 26enne italiana che ha risolto la pratica in due set con un doppio 6-4.

Dunque il tennis italiano ha almeno un rappresentante in entrambi i tabelloni di singolare ai quarti del Roland Garros: in 70 anni di tennis era accaduto soltanto nel 2011 con Fabio Fognini e Francesca Schiavone. Ci sono però altri cinque precedenti molto più indietro nel tempo: nel 1931 e 1934 con Giorgio De Stefani e Lucia Valerio, nel 1947 con Gianni Cucelli e Lucia Manfredi, nel 1948 con Gianni Cucelli, Marcello Del Bello e Annalies Ullstein Bossi e nel 1949 con Gianni Cucelli e Annalies Ullstein Bossi.