Quello di Francesco Moser è uno dei nomi più importanti del ciclismo italiano. Per la sua famiglia, questo è un Natale particolare per via della recente scomparsa del fratello Aldo a causa del coronavirus.

Nei giorni scorsi Francesco Moser ha rilasciato un'intervista al sito specializzato Tuttobiciweb.it in cui ha parlato di Ciclismo a tutto tondo.

Francesco Moser: 'È stato un Natale diverso, Aldo poteva rimanere ancora con noi'

Moser ha parlato di un Natale diverso dal solito e per il suo pensiero non può che andare al fratello Aldo, scomparso a causa del coronavirus.

"Non aveva una grande salute - spiega Moser - ma Aldo poteva rimanere con noi ancora un po'. Quando ci hanno detto che era risultato positivo al virus ho capito subito che non lo avrei più rivisto. Eravamo molto legati, ho iniziato a seguire il ciclismo grazie a lui, senza di lui forse non sarei nemmeno diventato un ciclista". Moser tra i ricordi cita le trasferte per vedere il Trofeo De Gasperi, manifestazione più importante del Trentino.

Parla anche del figlio Ignazio, che ha corso per un certo periodo. Il padre lo definisce come bravo, sostiene che avrebbe potuto anche dargli soddisfazioni, ma evidentemente il ciclismo non era la sua passione.

Parlando del passato Moser sostiene che una cosa che non rifarebbe è quella di candidarsi alla presidenza della Federazione Italiana Ciclismo.

Moser: 'Il ciclismo di oggi è cambiato tantissimo da quello di ieri'

Francesco Moser parla anche del ciclismo di ieri e di oggi. Ritiene che quello odierno sia cambiato tantissimo: "È tutto diverso - dice - dalle squadre ai corridori. Penso che il nostro fosse meglio, la tv ha rovinato molto, la gente guarda le corse comoda in televisione mentre una volta si facevano tanti chilometri per vedere passare la corsa.

I corridori poi oggi faticano molto di più a entrare nel cuore delle persone, non sono più in mezzo alla gente come eravamo noi".

Poi parla dei corridori che gli hanno lasciato un ricordo particolare: "Prima di tutti Indurain, ho corso per poco tempo con lui ma mi ha lasciato un ottimo ricordo e mi piaceva molto. Poi Contador ha fatto cose incredibili, oggi direi Filippo Ganna, ragazzo eccezionale".

Poi Moser elogia il grande talento del ciclismo italiano: "È fortissimo, vediamo cosa potrà fare, ha testa sulle spalle e motore molto potente. Con un percorso giusto potrebbe anche vincere un Giro, non ha caratteristiche molto diverse da quelle di Indurain".

L'ex campione trentino ritiene anche che Ganna possa lottare e abbia le carte in regola per raggiungere un nuovo record dell'ora: "Se non lo fa lui - sottolinea Moser - non lo fa nessuno. Può tranquillamente provarci'. Infine sul futuro del ciclismo Moser sottolinea che il suo augurio è che "l'Italia torni ad essere protagonista in questo sport".