L’edizione vinta nello scorso ottobre da Tao Geoghegan Hart, potrebbe essere stata l’ultima del Giro d’Italia per le reti Rai. RCS Sport, la società organizzatrice della corsa rosa, e la tv di stato avevano sottoscritto un contratto biennale per la cessione dei diritti di trasmissione televisiva, e quell’accordo è scaduto al termine del 2020. Finora non sono arrivate comunicazioni ufficiali sul destino del Giro e della sua diffusione mediatica in chiaro, ma si sta profilando un clamoroso cambio. Dopo ventitré edizioni trasmesse ininterrottamente dalla Rai, il Giro potrebbe traslocare sulle reti del gruppo Discovery.
Giro d’Italia, l’opzione Nove
A confermare la trattativa tra RCS Sport e il gruppo Discovery è stata La Gazzetta dello Sport. Secondo il giornale sportivo italiano anche Mediaset avrebbe mostrato un certo interesse per il Giro, già trasmesso dal 1993 al 1997, ma sarebbe in posizione più defilata.
L’opzione Discovery viene data invece come piuttosto concreta. Del gruppo fanno parte anche i canali di Eurosport, che già trasmette il Giro d’Italia e tutte le altre corse di RCS Sport a pagamento. Ora invece Discovery vorrebbe fare il grande passo per acquisire i diritti di trasmissione del Giro in chiaro, in mano alla Rai dal 1998, quando terminò il quadriennio targato Mediaset. Se la trattativa andasse in porto il Giro potrebbe essere trasmesso su Nove, uno dei canali in chiaro di Discovery, e così sarebbe anche per tutte le altre corse di RCS, dalla Milano – Sanremo al Giro di Lombardia passando per la Tirreno – Adriatico e la Strade Bianche.
Zoncolan e Tre Cime di Lavaredo
Non c’è solo la questione dei diritti televisivi a dover essere chiarita a proposito del Giro d’Italia 2021. RCS Sport non ha ancora presentato neanche il tracciato della corsa rosa, in calendario da sabato 8 a domenica 31 maggio. L’organizzazione è decisamente in ritardo rispetto agli anni scorsi, quando il percorso veniva presentato in autunno, e finora ci sono solo alcune ipotesi sul disegno che si sta componendo.
Per la partenza appare favorita Torino, con una seconda tappa a Verbania, città di Filippo Ganna. La corsa dovrebbe poi scendere dal versante tirrenico, un po’ trascurato nella scorsa edizione, rendendo omaggio ad Alfredo Martini, a cent’anni dalla nascita, con una tappa nella sua Sesto Fiorentino. Per la prima sfida in salita si prospetta il ritorno del Blockhaus, una delle più difficili ascese dell’Appennino.
Nell’ultima settimana spiccano invece le probabili tappe dello Zoncolan e delle Tre Cime di Lavaredo, punti chiave di una corsa che dovrebbe tornare a concludersi all’Arena di Verona, due anni dopo l’edizione vinta da Richard Carapaz.