Un nuovo team con sede a Monaco potrebbe entrare presto in Formula 1. A dichiararlo è stato il presidente dello stesso team, l'imprenditore italiano Salvatore Gandolfo, in un comunicato pubblicato sul web lunedì 8 febbraio. Secondo quanto si legge, sarebbe stata valutata positivamente l'apertura dimostrata dal nuovo CEO della Formula 1, Stefano Domenicali (ex Ferrari), verso la possibile rinuncia alla tassa d'ingresso che i nuovi team dovrebbero versare a tutti gli altri costruttori per correre nella massima serie motoristica. La squadra Monaco F1 Racing Team prova così a entrare nel circuito della Formula 1.

L'ingresso in Formula 1 preparato dal 2019

Alla fine del 2019, la società Monaco Increase Management aveva annunciato di voler entrare in Formula 1 insieme al team Campos Racing (team spagnolo che prende parte al campionato di Formula 2), in concomitanza con i cambi regolamentari, inizialmente previsti per il 2021, ma poi slittati all'anno successivo in seguito alla pandemia da Coronavirus che ha colpito il mondo intero.

Gandolfo, fondatore oltre che presidente della società, sostenne in quell'occasione che il gruppo aveva “la solidità finanziaria richiesta dalla FIA per rendere questo progetto un vero successo”, ma il presidente della FIA in carica, Jean Todt, aveva messo a tacere ogni voce in merito al possibile ingresso del nuovo team sulla griglia attuale.

Il progetto definito nel 2019 voleva Pascal Wehrlein (attuale pilota del team Porsche in Formula E) e Alex Palou (impegnato in Indycar) come piloti candidati a correre per il team, insieme a Daniele Audetto (ex-Ferrari) come consulente. Un eventuale ingresso nella stagione 2022 richiederebbe una naturale revisione di queste scelte.

Questione di costi

Secondo il nuovo Patto della Concordia, che entrerà in vigore proprio quest’anno, qualsiasi nuovo team che volesse entrare in Formula 1 sarebbe tenuto a pagare una commissione di 200 milioni di dollari da dividere tra gli altri team che già corrono nel Mondiale. Una misura che è stata più volte definita come un deterrente per qualsiasi investitore e che andrebbe a favorire solo gli acquirenti di team già esistenti, ma che intende tutelare soprattutto i ricavi degli attuali costruttori.

Il nuovo presidente della Formula 1, Stefano Domenicali, ha recentemente confermato che la discussione è tornata sul banco e che sarebbe disponibile a discutere una revisione di questa commissione, insieme agli altri. Un'apertura che è stata salutata favorevolmente da Gandolfo, il quale ha confermato che l'interesse ad entrare in Formula 1 con un suo team ex-novo continua ad esserci, a maggior ragione se si può dire addio all'onerosa tassa d'iscrizione.

“Il progetto Monaco F1 Racing Team è stato il primo a discutere attivamente di una possibilità di ingresso nello sport con la Governance della F1, già a partire dal 2019, predisponendo di conseguenza una struttura in grado di esprimere le potenzialità dei nuovi regolamenti tecnici”, ha spiegato Gandolfo.

“Crediamo che le recenti dichiarazioni del nuovo CEO della Formula 1, Stefano Domenicali, che ha parlato di una possibile rinuncia alla commissione d’ingresso di 200 milioni di dollari per i nuovi teams, rappresentano un deciso passo avanti nella direzione giusta“.

Il mondo della Formula 1 non si è ancora espresso

Malgrado il progetto fosse stato definito in modo impeccabile, la Formula 1 non aveva mostrato molto interesse e anzi aveva risposto negativamente alla possibilità di vedere un nuovo team sulla griglia di partenza. Al momento la FIA e il mondo della Formula 1 non si sono ancora espressi, ma sembra che la posizione non sia cambiata molto.

Attualmente, l’unica possibilità di ingresso per un team in F1 è di rispondere a una gara d’appalto della FIA, come è stato fatto dalla Haas nel 2016. Spetterà a Domenicali dimostrare la bontà di questo progetto e convincere i teams ad accogliere un nuovo rivale.