Nella giornata di mercoledì 17 febbraio, ai mondiali di biathlon in corso di svolgimento a Pokljuka, in Slovenia, si è disputata la 20 km individuale maschile. La gara prevedeva un percorso di quattro chilometri da ripetere cinque volte, con quattro soste al poligono, di cui due in piedi e due sdraiati.
Il nuovo campione del mondo, e quindi medaglia d'oro, è il norvegese Sturla Holm Laegreid, autore di una gara praticamente perfetta, molto veloce sugli sci e di grande precisione al poligono, con zero errori su venti bersagli. Per il norvegese si tratta della prima medaglia individuale a un campionato del mondo.
Un tedesco e due norvegesi sul podio
Alle sue spalle, e quindi medaglia d'argento, il tedesco Arnd Pfeiffer, che non era annoverato tra i favoriti della vigilia, ma è riuscito a essere preciso al poligono, conducendo una buona gara anche sugli sci: al traguardo giunge con soli 17 secondi di ritardo dal vincitore.
In terza posizione, quindi medaglia di bronzo, c'è il norvegese Johannes Dale, che - molto veloce sugli sci - ha pagato caro l'unico errore compiuto al poligono, senza il quale sarebbe stato molto probabilmente il vincitore della gara. Anche per Dale è la prima gioia individuale ad una rassegna iridata.
In quarta posizione c'è il primo e migliore dei francesi: Quentin Fillot Mallet, che ha realizzato il miglior tempo sciato, ma sulla sua prova gravano due errori al poligono che gli impediscono di salire sul podio.
In quinta posizione arriva il primo dei due fratelli Boe, Johannes Thingnes, che ha alternato un errore in ciascuna posizione di tiro, vanificando, un ottimo tempo nella parte sciata.
Molto più deludenti sono stati altri protagonisti finora di questo mondiale, il due volte medagliato Jacquelin chiude in tredicesima posizione, mentre il campione del mondo della sprint, lo svedese Ponsiluoma, arriva addirittura 35°, ma la vera sorpresa in negativo è il norvegese Tarjei Boe, che chiude al 70° posto con ben sei errori.
In ritardo gli italiani
Parlando degli italiani è stata una gara decisamente da dimenticare, il migliore è stato Lukas Hofer, che giunge al traguardo in 19^ posizione e quattro errori al poligono, un Hofer, che in questo mondiale, non ha mai trovato la condizione migliore. Molto più indietro gli altri azzurri, Windisch conferma una stagione molto sotto tono, sia sugli sci che al tiro, chiude in 45^ posizione, Bionaz alla sua prima esperienza mondiale in 60^ posizione e Giacomel in 71^ piazza.
La gara si è svolta su di una neve piuttosto "calda", a causa delle elevate temperature che in questi giorni si stanno registrando nella località slovena.