È servito solo un Gran Premio della nuova stagione di Formula 1 per comprendere che la lotta per il titolo in questa stagione dovrebbe essere ristretta fra i piloti di Mercedes e Red Bull, ma anche che quella per il terzo posto nella classifica mondiale dei costruttori pare destinata a essere una corsa tra la rossa Ferrari e l’arancione McLaren.

Passi avanti, la sfida inizia

Il primo Gran Premio stagionale del Bahrain ha confermato i passi avanti della scuderia di Maranello e degli inglesi di Woking.

I primi hanno recuperato la prestazione persa con la vettura del 2020 grazie ad una nuova power unit e ad un retrotreno maggiormente affidabile in percorrenza di curva, in fabbrica hanno lavorato nelle aree critiche della macchina e sono riusciti ad appianare il gap con la concorrenza.

I secondi, invece, da questa stagione montano il cuore Mercedes dopo alcuni anni di alti e bassi con motori Honda e Renault e grazie ad un ottimo telaio riescono a sfruttare gli pneumatici Pirelli al meglio, mantenendo un degrado inferiore rispetto ai rivali ferraristi. I quattro piloti delle due scuderie sono senza dubbio tra i migliori del paddock, Leclerc e Sainz formano con la rossa una coppia veloce e attenta alle richieste del team, Norris e Ricciardo con l’arancione sono spettacolari nella guida e pronti a dimostrare di essere all’altezza del blasone McLaren.

In Bahrain McLaren vince la sfida

Sul circuito di Sakhir l'arancione ha vinto la sfida con la rossa, Norris è riuscito a piazzarsi in quarta posizione e Ricciardo in settima, Leclerc e Sainz, invece, hanno concluso la gara rispettivamente in sesta e ottava posizione.

Il passo gara tra le vetture è stato molto simile ed è stata soltanto una migliore gestione delle Pirelli a garantire alla McLaren un bottino di punti maggiore rispetto alla Ferrari. Nei primi giri i piloti delle due scuderie ci hanno regalato anche una lunga battaglia in pista, prima tra compagni di squadra arancioni e poi tra Charles e Lando.

La bagarre ha dimostrato a quelli che ancora dubitavano della bontà del nuovo propulsore made in Maranello che, a differenza dello scorso anno, la Ferrari è in grado di lottare sui rettilinei.

I team rivali non sono riusciti in questa prima gara stagionale a dimostrare di essere all'altezza della rossa e dell'arancione. Alpine, la Renault dello scorso anno, riabbraccia Fernando Alonso e aspetta che torni in forma, Alpha Tauri, protagonista nella giornata di sabato non è riuscita a dimostrare la sua forza in gara e Aston Martin è sicuramente risultata la delusione più grande della tre giorni del Bahrain.

L'ex ferrarista Vettel, partito dal fondo, non ha mai brillato durante il weekend, Stroll dal suo è riuscito ad acciuffare un punto che però sa di sconfitta vista la quarta posizione nel campionato costruttori dello scorso anno.

Verso il bianco, la sfida più grande

Lo sanno benissimo le scuderie e i piloti che dovranno aspettare le vetture del 2022, completamente ridisegnate, per tornare a lottare con i primi della classe Mercedes e Red Bull. Non è però difficile affermare che se il prossimo sarà un anno di novità e rivoluzioni per tutti, anche questo 2021 potrà essere emozionante.

Mattia Binotto, direttore sportivo della scuderia Ferrari, a seguito della prima gara stagionale, si è detto contento per la prestazione di Leclerc e Sainz, felice per la correlazione dei dati tra pista e galleria del vento e fiducioso per gli sviluppi che renderanno ancora più forte questa vettura, i piloti hanno confermato inoltre che la direzione presa è quella corretta.

Oggi, senza guardare troppo in là, la rossa corre per tornare ai vertici, per lasciarsi alle spalle la sfida Ferrari-McLaren, e magari in prospettiva avvicinarsi a quel codone Mercedes che da quest'anno si è colorato di bianco.