Andre Agassi ha di recente rilasciato un'intervista negli Stati Uniti a Cnbc in cui parla a tutto tondo del mondo tennistico.
L'ex campione statunitense parla a lungo dei social network sottolineando come sia meglio non ci fossero stati ai suoi tempi, ma anche del fatto di non essere riuscito ad aiutare Djokovic come avrebbe voluto nella veste di allenatore. Agassi parla anche della dibattuta vicenda del Goat, il miglior giocatore di tutti i tempi dando una risposta divisa per superfici di gioco.
Andre Agassi: 'Meno male che non c'erano i social network ai miei tempi'
Agassi nel corso dell'intervista ha parlato anche dei tempi che cambiano nel Tennis. Una delle più grandi innovazioni della società di questi tempi è indiscutibilmente quella dei social network che hanno cambiato radicalmente il modo di comunicare. Agassi evidenzia che oggi con questi nuovi mezzi di comunicazione è necessario avere grande responsabilità, perché si parla direttamente a milioni di persone e qualcuno può influenzare il comportamento di tante altre persone con le proprie frasi scritte o dette".
E non manca una vena di autoironia: "Se ripenso - sottolinea - alla mia gioventù, alla mia carriera devo dire che non ho idea di quello che avrei potuto fare avendo a disposizione i social network.
Per fortuna che non c'erano al tempo, perché con tutte le fasi di ribellione e i miei conflitti non so che cosa avrei potuto combinare sui social network".
Agassi e il tennis di oggi: 'Dispiaciuto di non essere riuscito ad aiutare Djokovic'
Nell'intervista Agassi parla anche del tennis di oggi. Agassi per un breve periodo, ha anche assistito come coach l'attuale numero 1 del mondo Novak Djokovic.
Su quel periodo Agassi evidenzia il fatto che la verità era rappresentata dal fatto che "non gli ero di aiuto". "Volevo aiutarlo - spiega Agassi - davvero ma mi sono reso conto che stavo interferendo con il suo processo, non lo aiutavo. Perché funzioni un rapporto occorre trovare un equilibrio, ma spesso non ci siamo trovati a essere d'accordo e mi restava solo di potere fare una cosa, ovvero accettarlo.
Non voglio esprimere nessun giudizio su questa situazione, ma spero che - visto quanto gli è successo dopo con il ritorno al successo negli Slam - quel periodo lo abbia aiutato a trovare di nuovo la strada giusta".
Parlando di chi possa essere il miglior tennista di tutti i tempi, Agassi invece dà una risposta suddivisa per superfici: "Credo - sottolinea Agassi - che il migliore sui campi in erba sia Roger Federer, il migliore sulla terra battuta Rafael Nadal e il migliore sul cemento Novak Djokovic. Nelle tre principali superfici del tennis di oggi loro sono i migliori".