Nella giornata del 28 marzo Lewis Hamilton ha vinto il Gran Premio del Bahrain, tappa inaugurale del Mondiale 2021 di Formula 1. Non è stato il "solito" dominio della Mercedes, la sua monoposto è infatti apparsa a tratti inferiore alla Red Bull, ma alla fine ha tagliato per primo il traguardo per la 96° volta in carriera, battendo Max Verstappen, che partiva dalla pole position. Terza l'altra Mercedes di Valtteri Bottas.

La sfida Hamilton-Verstappen

Alla partenza è filato quasi tutto liscio con Verstappen, che grazie alla traiettoria migliore, riesce a precedere Hamilton alla prima curva.

Bottas si fa superare dal ferrarista Charles Leclerc, salvo poi riprendersi la terza posizione dopo qualche giro e non lasciarla più fino al traguardo, con anche il punto extra per il giro più veloce.

Verstappen e Hamilton dopo tanta attesa sono riusciti finalmente a sfidarsi in pista con due macchine quasi alla pari. Decisiva come sempre la gestione delle gomme: due pit stop per entrambi, con Hamilton che si ferma sempre prima di Verstappen. L'inglese anticipa il secondo cambio ai box al 28° dei 56 giri. L'olandese si ferma invece al 39° per avere una gomma più fresca nel finale. Così è, con Verstappen che va a riprendere Hamilton. Al giro 53 arriva l'attacco: dopo un "ruota a ruota" in rettilineo il pilota Red Bull entra in curva 4 su quello Mercedes, ma per superarlo esce di pista con tutte e quattro le gomme.

Qualche curva dopo il box Red Bull informa Verstappen di far passare Hamilton. Prova ad avvicinarsi di nuovo negli ultimi tre giri, ma non l'attacca più e la vittoria va al pilota Mercedes. Di fatto la Red Bull è stata molto prudente, ha voluto ridare la posizione a Hamilton per non ricevere una penalità dai commissari di gara.

Quando si supera i track limits, cioè quando si esce con tutte e quattro le ruote dalla riga bianca che delimita la pista si rischia una sanzione in termini di secondi. E il punto incriminato era proprio la curva 4.

Durante le prove libere e le qualifiche veniva cancellato il tempo a chi superava i track limits. Ma in gara si era deciso di lasciare tutti liberi.

O almeno così sembrava. Lo stesso Hamilton più volte durante la corsa si è allargato più volte in curva 4. Dove c'è stato un sorpasso e Verstappen di fatto ha ottenuto un vantaggio. Ma la tempestività della comunicazione fa capire che è stato proprio il box a decidere, e non i commissari di gara della Fia che di solito ci mettono molto più tempo.

Gli altri e le Ferrari

Dietro ai tre sul podio, ottima gara per Lando Norris, che chiude quarto con la McLaren, bella rimonta invece per Sergio Perez, quinto su Red Bull dopo esser partito dalla pit lane.

Capitolo Ferrari: ci sono dei segnali di miglioramento. Dopo un'ottima partenza il passo non è stato eccezionale per Charles Leclerc, che deve accontentarsi sesto posto finale. Ottavo, dopo qualche battaglia, il suo nuovo compagno di squadra Carlos Sainz. I passi in avanti rispetto al 2020 comunque ci sono: la rossa è la "quarta forza", in lotta con la McLaren terza. Inarrivabili al momento Red Bull e Mercedes. A Imola, fra tre settimane, potrà arrivare qualche risposta in più sulla crescita del team di Maranello.

In mezzo ai due ferraristi, arriva settimo Daniel Ricciardo su McLaren. Esordio in zona punti per il giovane Yuki Tsunoda, nono su Alpha Tauri, davanti all'Aston Martin di Lance Stroll, decimo.

Brutta gara con qualche errore per Sebastian Vettel, solo 15° su Aston Martin. Ha lottato, ma poi si è ritirato Fernando Alonso, al ritorno con l'Alpine.

Senza infamia e senza lode l'esordio in Formula 1 di Mick Schumacher, che chiude 16° e ultimo sulla Haas. La macchina è apparsa la più lenta del gruppo e comunque il tedesco ha fatto meglio del compagno di squadra Nikita Mazepin, ritiratosi dopo tre curve. Peccato per Pierre Gasly, che poteva fare molto bene con l'Alpha Tauri, ma ha rotto il muso all'inizio e non ha più trovato ritmo. Il Mondiale 2021 è iniziato con il botto, con la sfida Mercedes-Red Bull fra Hamilton e Verstappen. Il secondo capitolo del mondiale sarà il 18 aprile a Imola.