La notizia era nell'aria già dal weekend di Assen, ed ora è diventata ufficiale. Maverick Vinales lascerà la Yamaha alla fine di questo campionato di MotoGp. Dopo il secondo posto ottenuto al Gran Premio d'Olanda alle spalle del compagno di squadra Fabio Quartararo, è arrivato il comunicato ufficiale della separazione consensuale fra il pilota spagnolo e la casa giapponese al termine della stagione 2021.
Sabato 26 giugno il giornalista spagnolo Ricard Jové di Dazn Spagna aveva anticipato l'arrivo di un sorprendente annuncio da parte di Vinales. La rescissione con la Yamaha è stata comunicata il 28 giugno.
Yamaha and Maverick Viñales agree to part ways in 2022
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— Monster Energy Yamaha MotoGP (@YamahaMotoGP) June 28, 2021
La scelta di Vinales
Una volta arrivata la separazione ufficiale, Maverick Vinales ha voluto trarre un bilancio del suo percorso nel team Yamaha iniziato nel 2017 con tre capotecnici diversi: "Le ultime cinque stagioni con Yamaha sono state molto significative per me - queste le sue parole - ed è stata una decisione difficile quella di dividere le nostre strade".
Il pilota spagnolo ha detto di aver ottenuto grandi risultati (ha vinto otto gare in quattro anni e mezzo) e di aver attraversato anche dei momenti molto difficili.
Tra questi, ricordiamo il Gran Premio di Germania del Sachsenring che lo ha visto giungere al traguardo al 19° e ultimo posto. Probabilmente al termine di questa gara si è rotto qualcosa con la squadra giapponese.
Nella settimana trascorsa fra la gara tedesca e quella olandese, Vinales ha poi deciso di cambiare aria. Dopo quattro stagioni in cui ha condiviso il box con Valentino Rossi - venendo quasi considerato il primo pilota dai vertici della casa dei tre diapason - in questo 2021 sta subendo la forza del compagno di squadra Fabio Quartararo che, con quattro vittorie e altri due podi in nove corse, è leader del mondiale.
Vinales aveva iniziato l'anno vincendo in Qatar, a Losail, ma poi ha avuto i suoi soliti alti e bassi, tornando sul podio domenica 27 giugno ad Assen dopo aver ottenuto la pole position con record della pista.
La discontinuità è sempre stata il tratto distintivo del centauro di Figueres nella sua esperienza in MotoGp, specie con Yamaha.
Campione del mondo in Moto3 nel 2013, dopo una sola stagione in Moto2 è arrivato nella classe regina nel 2015 alla guida della Suzuki. Qui ha ottenuto il primo successo in MotoGp ed è stato così acquistato dalla Yamaha nel 2017.
Ha inanellato subito tre successi, ma poi sono arrivati diversi alti e bassi, con due vittorie nel 2019, una nel 2018, 2020 e 2021 ad oggi. "Darò il massimo per ottenere i migliori risultati possibili nel resto di questa stagione", ha assicurato Vinales.
You've probably heard the news that Maverick Viñales is leaving @YamahaMotoGP 🤯
Take a look at what that means for the 2022 rider line up 👀#MotoGP 📰https://t.co/UZGhMzvzcN
— MotoGP™🏁 (@MotoGP) June 28, 2021
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Il futuro di Vinales
La destinazione più probabile per il 2022 di Maverick Vinales sembra essere l'Aprilia.
La casa di Noale sta sviluppando di continuo la propria moto e ha bisogno di un altro pilota forte da affiancare allo spagnolo Aleix Espargaro. Quest'anno c'è Lorenzo Savadori che non ha esperienza in MotoGp. Il sogno era quello di ingaggiare Andrea Dovizioso che, però, dopo i test effettuati pare non sia rimasto entusiasta dell'Aprilia. I contatti sembrano già avviati, ma per Vinales potrebbe anche spuntare l'ipotesi Ducati nel team Aramco VR46 gestito da Valentino Rossi.
La decisione dello spagnolo cambia gli scenari della Yamaha che adesso deve decidere chi affiancherà Quartararo nella scuderia interna. Potrebbe essere promosso Franco Morbidelli che però è ancora sotto contratto con il team Petronas.
Con il futuro di Rossi ancora in bilico, la squadra nipponica potrebbe pescare due piloti dalla Superbike, come Garrett Gerloff e Toprak Razgatlioglu.
Lin Jarvis, ad della Yamaha, ha commentato così l'addio di Vinales: "Dopo il recente Gp di Germania, che è stato il più difficile in assoluto, ci siamo ritrovati ad Assen per discuterne insieme, giungendo alla conclusione che fosse meglio - nell'interesse di entrambe le parti - separare le nostre strade per il futuro".