Si sono aperti oggi, mercoledì 8 settembre, i Campionati Europei di Ciclismo su strada in programma a Trento. Nella prima giornata sono stati assegnati tre titoli, quelli delle prove a cronometro juniores maschili e femminili e della staffetta mista, format relativamente nuovo per il ciclismo su strada. L’Italia è partita bene, prendendosi la medaglia d’oro della staffetta mista, corsa che è stata purtroppo un po’ snobbata da molte nazionali. Nelle gare giovanili gli azzurrini si sono invece dovuti accontentare di piazzamenti fuori dalla zona medaglie.

Doppietta belga tra gli juniores

Ad aprire la rassegna continentale di ciclismo che si svolge a Trento, sono state le gare a cronometro juniores. Tutte le prove contro il tempo di questi Europei si disputano sullo stesso circuito di 22 km attorno a Trento, un anello veloce e pianeggiante.

Particolarmente attesa era la prova maschile per la presenza del belga Cian Uijtdebroeks, già incoronato come il nuovo fenomeno del ciclismo e pronto ad approdare tra i professionisti nella prossima stagione, ingaggiato dalla Bora con un ricco e lungo contratto. Il talento belga non è però riuscito a confermare il pronostico che lo vedeva come assoluto dominatore della corsa. Uijtdebroeks si è infatti dovuto arrendere al connazionale Alec Segaert, che lo ha battuto di 5’’, mentre il bronzo è andato al francese Eddy Le Huitouze a 40’’.

L’azzurro Samuele Bonetto ha concluso al quinto posto a 43’’, a un soffio dal bronzo, mentre più indietro è arrivato Alessandro Romele, 24°.

Nella gara juniores femminile il titolo è andato alla russa Alena Ivanchenko con 32’’ si vantaggio sulla tedesca Antonia Niedermaier e 53’’ sull’olandese Elise Uijen. Carlotta Cipressi è stata la migliore delle azzurre, al nono posto, mentre Francesca Barale ha chiuso al 22° posto.

Il sestetto azzurro d’oro

A chiudere la giornata inaugurale degli Europei di ciclismo di Trento è stata la staffetta mista, il format ultimo arrivato nel ciclismo su strada e mutuato da altri sport che hanno già aperto da anni a questo tipo di prove in cui gareggiano sia uomini che donne.

La gara è divisa in due parti; una doppia cronosquadre con prima tre uomini e poi tre donne.

Purtroppo l’evento è stato disertato da gran parte dei campioni più forti e alcune nazionali di punta, come il Belgio e la Spagna, non si sono neanche schierate al via. Il contesto non è stato quindi di altissimo livello, con appena otto squadre partecipanti, ma gli azzurri hanno fornito una prova molto convincente sia sul piano della prestazione pura che su quello tecnico. Filippo Ganna ha trascinato il terzetto azzurro nella prima parte di gara, in cui lo hanno coadiuvato Alessandro De Marchi e Matteo Sobrero. Gli uomini hanno dato il cambio a Elisa Longo Borghini, Elena Cecchini e Marta Cavalli con 26’’ di vantaggio sull’Olanda.

Le azzurre hanno consolidato la posizione e la prevista rimonta delle olandesi guidate da Vollering non c’è mai stata. A risalire è stato invece il terzetto tedesco, che però non ha impensierito Longo Borghini e compagne. Al termine di una prova senza sbavature l’Italia è così andata a vincere con 20’’ sulla Germania e 26’’ sull’Olanda.

Domani 9 settembre il programma degli Europei di ciclismo di Trento continua con le altre cronometro, quelle riservate alle categorie under 23 ed élite sia al maschile che al femminile.